Lo smart working e il telelavoro hanno rivoluzionato il mercato e dato vita ad un nuovo fenomeno molto particolare, quello del co-working.
Lavorare da remoto ovunque
Non tutti i lavoratori costretti a lavorare da casa riescono ad operare al meglio dal proprio ambiente domestico ed è per questo che sta si sta espandendo il concetto di co-working. E così c’è chi affitta persino le scrivanie di casa o le halle degli hotel. Negli Usa è ormai una realtà consolidata. Gli americani che non sanno a chi affittare le seconde case dopo la pandemia hanno pensato di sfruttare questa possibilità iscrivendosi al portale Codi, piattaforma nata nel 2018 che fa incontrare i lavoratori in cerca di ufficio, quelli che non riescono o non possono lavorare da casa.
Iscrivendosi, i dipendenti in cerca di uno spazio per lavorare vengono messi in contatto con persone che mettono a disposizione, case, stanze o scrivanie, ovviamente dotate di tutto l’occorrente per lavorare: wifi, stampante, penne, sedia ergonomica e magari la macchinetta del caffè.
C’è chi affitta anche i camper
Il concetto di co-working si sta talmente ampliando che ora si affittano anche camper per lavorare, magari da condividere in due. Si affitta il camper con un’altra persona e mentre ci si sposta dove si vuole si lavora. Un fenomeno che sempre di più va a braccetto con l’idea di lavorare anche in vacanza dando spazio alla flessibilità.
Come riporta anche Repubblica, le idee per il co-working sono numerose. A Milano una società ha costruito uno spazio aperto con una struttura in vetro pronta ad ospitare i lavoratori in cerca di un luogo in cui operare ma esistono anche i co-working rurali in zone remote per offrire un modo di vivere più salutare e sostenibile. Ormai l’idea che per lavorare da remoto bisogna per forza lavorare da casa è superata e si guarda maggiormente a nuovi trend per mescolare lavoro e svago.
Vedi anche: Smart working e fuga dalla città: quando scegliere tra carriera e luogo in cui vivere