Lavoro domestico: la subordinazione va provata

Quando un lavoro domestico può essere considerato una prestazione gratuita e quando invece diventa un rapporto di lavoro subordinato?
10 anni fa
1 minuto di lettura

Lavoro domestico e presunzione di gratuità: quando il lavoro domestico svolto può essere considerato a titolo gratuito e quando invece va considerato lavoro subordinato?   Quando il lavoro domestico è svolto nei confronti di stretti congiunti all’interno della comunità familiare caratterizzata dalla convivenza dei suoi componenti è considerato a titolo gratuito. La subordinazione, invece, va sempre dimostrata.   A stabilire ciò la sentenza della Corte d’appello che ha condannato un datore di lavoro a risarcire la ricorrente con una somma pari a 68.970 euro ritenendo che il rapporto domestico svolto da quest’ultima per circa un ventennio sia da considerare come lavoro subordinato mai retribuito.

  Il rapporto domestico, provato dalla prova testimoniale, non poteva godere della gratuità per il rapporto affettivo che intercorreva tra le due donne poiché esisteva ed è stato provato il rapporto di lavoro subordinato poiché la lavoratrice eseguiva le faccende domestiche dietro le direttive, il controllo e le indicazioni del datore di lavoro per 12 ore la settimana. Per tali lavori era sempre stato promesso il pagamento di un compenso che non era, però, mai stato corrisposto. Proprio per questo motivo il datore di lavoro era stato condannato al risarcimento della somma suddetta in base alle retribuzioni calcolate dal consulente tecnico d’ufficio.   Il datore di lavoro faceva però ricorso presso la Corte di Cassazione sostenendo che il rapporto era caratterizzato dalla gratuità poiché tali prestazioni possono essere riconducibili anche on rapporti non strettamente familiari   La Cassazione ha però respinto il ricorso del datore di lavoro sottolineando che laddove le prestazioni di lavoro domestico avvengano nell’ambito familiare proprio in ragione del vincolo di comunanza spirituale ed economica che lega i soggetti, la prestazione può essere considerata a titolo gratuito.
Ogni prestazione che è configurabile come prestazione di lavoro subordinato non può avere la presunzione di natura gratuita e siccome nel caso specifico la subordinazione era stata provata in maniera evidente, trattandosi di rapporto di lavoro domestico subordinato. Nel caso di rapporto di lavoro domestico subordinato

Articolo precedente

Aprire una partita IVA: 7 cose che non ti dicono

Articolo seguente

Ricorso multe per eccesso di velocità: ecco gli autovelox illegittimi