Lavorare dopo la pensione.
Come incidono le nuove aliquote Irpef introdotte dalla Legge n°234/2021, Legge di bilancio 2022?
Se al reddito da pensione si aggiunge anche un reddito da lavoro autonomo, potrebbe essere difficile calcolare la tassazione effettiva.
Ecco come variano le tasse da pagare per chi decide di lavorare anche dopo la pensione.
La tassazione dei redditi da pensione. Le nuove aliquote Irpef
La Legge di bilancio 2022, ha in parte anticipato la riforma dell’Irpef.
Infatti, sono stati modificati gli scaglioni e le aliquote da applicare ai redditi conseguiti nell’anno: redditi da lavoro dipendente, di pensione, autonomo ecc.
Nello specifico l’imposta lorda è determinata applicando al reddito complessivo, al netto degli oneri deducibili indicati nell’articolo 10 del DPR 917/86, TUIR, le seguenti aliquote per scaglioni di reddito:
- fino a 15.000 euro, 23 per cento;
- oltre 15.000 euro e fino a 28.000 euro, 25 per cento;
- oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro, 35 per cento;
- oltre 50.000 euro, 43 per cento.
Ad esempio, soffermandoci sui redditi da pensione, ipotizzando una pensione lorda di vecchiaia pari 29.000 euro, la tassazione sarà così articolata:
- sui primi 15mila euro con aliquota del 23% l’Irpef lorda ammonterebbe a 3450 euro;
- per i redditi tra 15mila e 28mila, aliquota del 25%, Irpef pari a 3210 euro;
- per la parte che eccede 28 mila euro di reddito ossia 1000 euro, si pagherebbe con un’aliquota del 35% un’Irpef lorda di 350 euro.
Per i titolari di redditi di pensione, la no tax area è stata portata da 8mila a 8.500 euro, grazie all’innalzamento della detrazione base per tipologia di reddito da 1.880 euro a 1.955.
Infatti, all’Irpef lorda sopra calcolata andrebbero sottratte le detrazioni per tipologia di reddito.
Nel caso di redditi da pensione, ipotizzando sempre un reddito lordo di 29.000 euro, andrà calcolata tramite la seguente formula: 700 x [(50.000 – reddito complessivo) / 22.000].
Se il reddito complessivo supera 25mila euro ma non 29mila, la detrazione è aumentata di 50 euro.
Continuare a lavorare dopo la pensione
Laddove il contribuente decide di lavorare anche dopo la pensione, naturalmente il reddito conseguito è da aggiungere a quello della pensione ai fini dell’applicazione dei nuovi scaglioni e delle nuove aliquote Irpef. La tassazione finale sarà certamente più alta. Per calcolare la tassazione lorda sarà sufficiente aggiungere al reddito da pensione anche quello dell’eventuale attività da lavoro autonomo.
Per i redditi da lavoro autonomo la no tax area è salita da 4.800 a 5.500.
Inoltre, andranno considerate anche le addizionali Irpef regionali e comunali.
In alternativa alla tassazione Irpef del reddito da lavoro autonomo, potrebbe essere conveniente per il pensionato scegliere il regime forfettario. Così da evitare lo scatto delle nuove aliquote Irpef più alte.