Si parla spesso di disoccupazione, giovani in cerca di lavoro o ragazzi che non hanno voglia di lavorare, Neet (giovani che non studiano e non lavorano) e smart working, il lavoro agile da casa o da remoto che ormai sta spopolando ovunque. C’è anche chi, vicino alla pensione, ha deciso di regalare l’azienda a patto che chi l’acquisce sia pronto a sporcarsi le mani.
Regalo azienda, l’appello di un artigiano
L’appello è stato lanciato da un artigiano di Casalecchio di Reno, Andrea Franceschini, proprietario, insieme con il fratello Luca, di un laboratorio di assistenza e riparazione di attrezzature per negozi e supermercati, quali bilance, affettatrici, attrezzi per la pulizia degli alimenti etc, situato a Bologna.
A caccia di due o tre giovani che hanno davvero voglia di lavorare
Dopo 40 anni di onorata carriera, insomma, Franceschini ha intenzione di godere del meritato riposo e visto che non ha figli mentre il fratello ne ha due, ma che non sono interessati a proseguire l’attività di famiglia, è nata l’idea di regalarla a dei giovani che hanno davvero voglia di lavorare: “Si parla tanto di crisi, di disoccupazione, di mancanza di lavoro… E allora mi sono detto: perché no? Perché buttare nel rusco un’aziendina che va bene, coi suoi clienti, i suoi contratti, il suo spazio di mercato. Poi è chiaro che non c’è nulla di garantito. Le cose andranno fatte per bene” ha sottolineato l’uomo, dicendo anche che fino a quando non vedrà il primo assegno della pensione continuerà a lavorare ma da quel momento è pronto a consegnare tutto a due o tre giovani che hanno voglia di fare sul serio e non hanno paura a sporcarsi le mani.
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