Negli ultimi 10 anni sono “fuggiti” dall’Italia 250mila giovani, una fuga che è costata 16 miliardi di euro. In realtà l’esodo ha riguardato 500mila giovani di cui però la metà è successivamente rientrata. A dirlo il Rapporto sull’economia dell’Immigrazione a cura della Fondazione Leone Moressa.
Il perché della fuga
Il problema del lavoro in Italia è alla base del grande esodo di giovani che nel nostro paese non hanno trovato grosse opportunità occupazionali. Basta considerare che nella fascia di età 25-29 anni il nostro paese segna il tasso di occupazione più basso in Europa e non va tanto meglio neppure considerando il tasso di disoccupazione, che risulta essere il terzo più alto dopo Grecia e Spagna.
I dati del nono Rapporto annuale sull’economia dell’immigrazione
Secondo il rapporto l’Italia è tornata ad essere terra di emigrazione. Dei 250mila giovani in fuga la maggior parte fanno parte della fascia 15-34 anni. Interessanti anche i dati relativi alle regioni da cui i giovani scappano maggiormente. In testa si trova la Lombardia, ben il 18,3% e 45.400 giovani tra il 2008 e il 2018. Seguono Sicilia, Veneto e Lazio con più di 20mila giovani che hanno lasciato il proprio paese per trovare una nuova opportunità all’estero.
Leggi anche: Lavoro in Italia, un caso emblematico: ecco perché aumentano gli occupati ma peggiora la qualità