La nuova Legge di Bilancio, presentata in Parlamento, promette importanti novità per chi cerca lavoro e per le aziende che intendono ampliare la propria forza lavoro. Il governo Meloni ha puntato su incentivi fiscali e sgravi contributivi per favorire le assunzioni, mirando a stimolare l’occupazione e supportare specifiche categorie di lavoratori. Allo stesso tempo, sono state introdotte misure per facilitare il trasferimento dei lavoratori e potenziati i congedi parentali per le famiglie. Questi cambiamenti, previsti per il 2025, sono destinati a influenzare notevolmente il mercato del lavoro, con lo scopo di agevolare l’inserimento professionale di categorie spesso svantaggiate.
Incentivi alle assunzioni e sgravi contributivi
Tra le principali misure della manovra 2025, spicca la proroga fino al 2027 delle agevolazioni per le aziende che assumono a tempo indeterminato. Le imprese potranno usufruire di uno sgravio contributivo che arriva fino al 30%, in particolare per l’assunzione di categorie “difficili” da inserire nel mondo del lavoro. Tra queste, figurano ex detenuti, donne con figli piccoli e lavoratori che hanno recentemente perso il loro impiego. L’obiettivo è premiare le aziende che aumentano realmente il numero dei dipendenti, stimolando così l’occupazione.
Un altro elemento di rilievo è l’esonero contributivo per le lavoratrici madri con due figli, esteso anche alle lavoratrici autonome. Questa misura, introdotta l’anno scorso, permette alle madri di essere esonerate al 100% dai contributi fino a quando il figlio più piccolo non compie dieci anni. Secondo le stime, oltre 570mila donne hanno beneficiato di questo incentivo, e l’estensione alle lavoratrici autonome rappresenta un passo avanti verso una maggiore equità.
Parallelamente, il governo ha introdotto incentivi per chi è disposto a trasferirsi. I lavoratori che accettano di spostarsi oltre 100 chilometri dalla propria residenza potranno godere di fringe benefit aumentati e di premi più generosi. Questa misura intende favorire la mobilità geografica e aiutare a colmare le esigenze di manodopera in aree geografiche diverse da quelle di residenza dei lavoratori.
Potenziamento dei congedi parentali e altre misure fiscali
Una delle novità più apprezzate riguarda il rafforzamento dei congedi parentali. Attualmente, i genitori hanno diritto a due mesi di congedo indennizzato all’80%, ma la manovra 2025 prevede un terzo mese con la stessa indennità. Questa indennità maggiorata, resa strutturale, mira a facilitare la conciliazione tra lavoro e famiglia, offrendo un supporto economico più consistente. I restanti mesi del congedo parentale continueranno a essere indennizzati al 30%, ma l’incremento dell’80% per tre mesi rappresenta un aiuto significativo per le famiglie italiane.
In campo fiscale, la manovra introduce importanti novità per quanto riguarda la tassazione digitale. La platea delle imprese soggette alla web tax sarà ampliata, eliminando i limiti di fatturato precedenti. Le aziende operanti nel settore digitale dovranno quindi affrontare una stretta fiscale, con l’obiettivo di rendere il sistema tributario più equo anche in questo settore in forte crescita.
Un’altra misura riguarda l’obbligo di utilizzo del Pos o del bonifico per la deduzione delle spese aziendali, eliminando il pagamento in contanti. Anche le bolle doganali passeranno completamente al formato digitale, con l’eliminazione delle versioni cartacee. Questo cambiamento segna un ulteriore passo verso la digitalizzazione completa delle procedure fiscali, con l’obiettivo di semplificare e rendere più efficienti i processi burocratici.
I punti chiave…
- La manovra 2025 prevede incentivi e sgravi fiscali per le aziende che assumono a tempo indeterminato, con esoneri contributivi fino al 30%.
- Vengono potenziati i congedi parentali, estendendo l’indennità all’80% per un terzo mese e confermando l’esonero contributivo per le lavoratrici con due figli.
- Il governo incentiva la mobilità dei lavoratori con premi maggiorati e amplia la web tax per le imprese digitali, semplificando anche le procedure fiscali digitali.