Lavoro, la classifica delle aziende “rosa”

L'Oreal guida la classifica delle aziende più rispettose della parità uomo donna sul posto del lavoro con un ritorno economico non di poco conto.
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7 anni fa
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Secondo uno studio sulla Gender equality svolto da Equileap, è l’Oreal l’azienda più rispettosa della parità uomo donna sul posto del lavoro. Sotto la lente d’ingrandimento dell’associazione, che si occupa della diminuzione del divario tra uomini e donne nel mondo del lavoro, ci sono ben 200 gruppi a cui è stato dato un punteggio per calcolare l’importanza della parità di genere all’interno di ognuna di essa. Il sunto è anche abbastanza semplice: lavorare per ottenere la parità di genere nel mondo del lavoro avrebbe un ritorno anche economico dentro le singole aziende ma molte sono ancora ben lontane da questo traguardo.

E se il gruppo francese guida la classifica ci sono anche due italiane Intesa e Unicredit a far parte della virtuosa lista.

Le aziende che non fanno differenza di genere

La classifica di Equileap ha preso in esame 3mila società in 23 diversi paesi sviluppati e quotate in borsa. Basandosi su 19 parametri è stata creata una classifica di 200 aziende in cui la parità tra uomini e donne all’interno è più o meno rispettata. Come dicevamo, a guidare la lista delle migliori c’è il gruppo l’ Oreal, accompagnato da Pearson, Nat Australian bank e Sodexo.

Per trovare un’azienda italiana bisogna scorrere fino al 64esimo posto con Intesa e al 150esimo con Unicredit. Poche sorprese visto che nessun gruppo ha ottenuto il massimo punteggio fermandosi a 22 su 35. I dati hanno messo in luce che solo 6 aziende su 200 non fanno differenza di genere per quanto riguarda lo stipendio ossia ancora l’Oreal, Transurban group, Adobe System, Deutsche Boerse e Origin Energy and Enbridge.

E se secondo la classifica si lavora meglio in una società di comunicazione rispetto ad una fabbrica, i punti evidenziano che agli ultimi posti per la parità uomo donna sul posto del lavoro spicca il settore energia e industria mentre ai primi il settore editoria e media appunto.

Tra i parametri considerati anche le zone del mondo e anche in questo caso le sorprese sono poche: Nord Europa e Gran Bretagna si confermano ai vertici con la Norvegia in vetta e il 58% delle aziende in grado di rispettare le caratteristiche necessarie, seguita da Svezia, Olanda, Finlandia e Gran Bretagna.

La classifica completa è disponibile sul sito ufficiale di Equileap.

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