Come ogni anno, anche a Natale 2016 cresce il numero di offerte di lavoro e le possibilità di trovare un’entrata extra sotto le feste. Vediamo quali sono i settori che offrono le proposte più interessanti e quali sono le novità in merito alle modalità di pagamento.
Non stupisce di trovare al primo posto il commercio, vista la corsa agli acquisti di Natale: nonostante la crisi e l’e-commerce come alternativa, resta innegabile che i negozi abbiano bisogno di personale extra su cui contare.
Altro settore che assume per il periodo natalizio è la ristorazione: pranzi e cene in famiglia o aziendale sono all’ordine del giorno nei giorni immediatamente prima o dopo il Natale.
Cosa bisogna sapere dal punto di vista giuridico e fiscale sul lavoro a Natale 2016 per tutelarsi ed essere in regola?
Lavoro Natale 2016: contratto o voucher?
Il lavoro sotto Natale, e limitatamente al periodo delle feste, può essere pagato con i voucher? Dipende dal tipo di lavoro. Per capirlo dobbiamo partire dalla funzione dei buoni lavoro. Aldilà di quelli che sono i limiti dal punto di vista economico infatti (2000 euro netti per anno dallo stesso datore di lavoro e comunque non oltre 7000 euro netti per lavoratore nel corso dell’anno solare), i voucher lavoro servono a finanziare lavoro occasionale a chiamata. Non sono quindi sostituti di un contratto temporaneo, fosse anche per la durata di un mese. Peraltro, proprio per evitare fenomeni elusivi e abuso dei voucher lavoro, il Governo ha stabilito che dall’8 ottobre 2016, gli imprenditori che ricorrono ai voucher come metodo di pagamento, dovranno inviare la comunicazione preventiva prima dell’inizio di ciascuna prestazione all’Ispettorato nazionale del lavoro almeno 60 minuti prima dell’inizio della prestazione di lavoro accessorio mediante sms o posta elettronica fornendo i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore, il luogo, il giorno e l’ora di inizio e di fine della prestazione