L’Inps si comporta come le banche e applica commissioni sui pagamenti. Le prestazioni di lavoro occasionale pagate tramite il Libretto di Famiglia sono infatti soggette a balzelli se il prestatore non riscuote le somme dovute su conto corrente.
Ogni mandato di pagamento è soggetto a commissioni che l’Inps deduce dall’importo spettante come lavoro occasionale remunerato con il Libretto di Famiglia. In pratica se il lavoratore riscuote la retribuzione direttamente con mandato in Posta, l’Inps applicherà ogni volta delle commissioni.
Lavoro occasionale e commissioni di incasso
Ma a quanto ammontano questi balzelli? Da quest’anno la trattenuta è aumentata e sale a 3,84 euro per ogni mandato di pagamento (fino al 2022 era 2,60 euro). Quindi un balzo in avanti del 48% che non fa certo piacere dover corrispondere soprattutto trattandosi di modeste somme di denaro derivanti da lavoro occasionale, spesso di natura domestica.
A spiegare bene il meccanismo delle comnmissioni su lavoro occasionale è l’Inps con la circolare numero 410 del 27 gennaio 2023. In essa sono spiegate le tre modalità di pagamento delle prestazioni occasionali che sono consentite dall’Inps e cioè:
- su conto corrente bancario intestato o cointestato al prestatore;
- con bonifico bancario domiciliato su Poste Italiane;
- presso gli sportelli degli uffici postali.
Nel primo caso il pagamento del lavoro occasionale è gratuito e vi è nulla da corrispondere all’Inps. Nel secondo caso, quando non viene fornito un codice IBAN e quindi non si dispone di conto corrente bancario, la trattenuta è pari a 3,84 euro. Nel terzo caso, infine, cioè il pagamento localizzato prezzo gli uffici postali, è gravato da una trattenuta pari a 1,75 euro.
Conto corrente o domiciliazione in Posta?
La commissione a carico del lavoratore per risucotere le somme da lavoro occasionale è onerosa, oltre che fastidiosa. Esiste da tempo, ma da quest’anno è aumentata di parecchio allo scopo di incoraggiare i lavoratori all’apertura di conti correnti bancari o carte prepagate con IBAN.
Nello specifico, l’aumento delle commissioni di incasso per lavoro occasionale deriva dal rinnovo del contratto tra Inps e Poste Italiane. L’importo di 3,84 euro deriva dal costo relativo al pagamento in contanti di 1,75 euro, più il costo della spedizione della lettera di 1,71 euro, maggiorato dell’imposta sul valore aggiunto (IVA) pari al 22%.
Il compenso al prestatore di lavoro occasinale – si legge nella circolare – è erogato dall’Inps entro il giorno 15 del mese successivo a quello di svolgimento della prestazione. Attraverso la piattaforma informatica, il lavoratore può scegliere e cambiare la modalità con la quale riscuotere il compenso. Quindi decidere di riscuotere direttamente su conto corrente o carta prepagata con IBAN per non pagare più commissioni.