Lavori gravosi, lavori usuranti, in alcuni casi gli operai hanno la possibilità di andare in pensione anticipata a condizioni vantaggiose.
Ecco quali sono le variabili da considerare e i requisiti richiesti per il pensionamento anticipato.
I lavori gravosi
La nozione di lavoro gravoso è riconducibile al trattamento pensionistico anticipato, c.d. ape sociale.
Con un anzianità contributiva di 36 anni i lavoratori dipendenti, possono accedere all’APE sociale se hanno svolto da almeno sette anni negli ultimi dieci ovvero almeno sei anni negli ultimi sette una o più delle seguenti attività (cd. gravose):
- operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;
- conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
- conciatori di pelli e di pellicce;
- conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
- conduttori di mezzi pesanti e camion;
- personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
- addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
- insegnanti della scuola dell’infanzia e educatori degli asili nido;
- facchini, addetti allo spostamento merci e assimilati;
- personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;
- operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti;
- operai dell’agricoltura, della zootecnia e della pesca;
- pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare, dipendenti o soci di cooperative;
- lavoratori del settore siderurgico di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non già ricompresi nella normativa del decreto legislativo 21 aprile 2011, n. 67;
- marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini e in acque interne.
La Manovra 2022 ha proroga per tutto il 2022 l’APE sociale.
I lavori usuranti
Per gli operai che svolgono lavori c.d. usuranti è ammessa la possibilità di andare in pensione anticipata con requisiti agevolati.
Il beneficio si rivolge ai lavoratori (Fonte portale iNPS): impegnati in mansioni particolarmente usuranti; notturni a turni e/o per l’intero anno; addetti alla cosiddetta “linea catena”; conducenti di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a nove posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo.
Per mansioni particolarmente usuranti si intendono:
- “lavori in galleria, cava o miniera”, mansioni svolte in sotterraneo;
- “lavori nelle cave”, mansioni svolte dagli addetti alle cave di materiale di pietra e ornamentale;
- “lavori nelle gallerie”, mansioni svolte dagli addetti al fronte di avanzamento;
- “lavori in cassoni ad aria compressa”;
- “lavori svolti dai palombari”;
- “lavori ad alte temperature”, mansioni che espongono ad alte temperature, quando non sia possibile adottare misure di prevenzione, quali, a titolo esemplificativo, quelle degli addetti alle fonderie di seconda fusione, non comandata a distanza, dei refrattaristi, degli addetti a operazioni di colata manuale;
- “lavorazione del vetro cavo”, mansioni dei soffiatori nell’industria del vetro cavo eseguito a mano e a soffio;
- “lavori espletati in spazi ristretti” e in particolare delle attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale, le mansioni svolte all’interno di spazi ristetti, quali intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi strutture;
- “lavori di asportazione dell’amianto”.
Ad esempio, per chi svolge lavori notturni, è ammessa la pensione anticipata, in base alle giornate di lavoro notturno prestate durante l’anno:
- con 78 giorni è concessa quota 97,6 (61 anni e 7 mesi di età ed almeno 35 anni di contributi);
- da 72 a 77 giorni è concessa quota 98,6 (62 anni e 7 mesi ed almeno 35 anni di contributi);
- da 64 a 71 giorni è concessa quota 99,6 (63 anni e 7 mesi ed almeno 35 anni di contributi).
Si veda a tal fine il messaggio INPS n° 1169 del 19-03-2021