Il lavoratore assunto part time ha diritto a mangiare alla mensa del lavoro? La Cassazione, con sentenza n. 4661/2017, ha stabilito il contrario: il servizio di somministrazione pasti per la pausa pranzo è riservato a chi lavora 8 ore. I giudici, più nello specifico, hanno chiarito che, se il contratto non prevede espressamente il contrario, il lavoratore part time non può usufruire ripetutamente del servizio mensa durante l’orario di lavoro. In caso lo faccia commette dunque un illecito contrattuale ed è quindi soggetto a sanzione variabile in misura proporzionale alla gravità del fatto.
Pausa pranzo lavoratore part-time: può usufruire della mensa gratuita?
Nel caso di specie un lavoratore part time aveva da contratto diritto alla pausa caffè di 15 minuti. Regolarmente, invece, consumava un pranzo completo presso la mensa aziendale. L’azienda, scoperto il fatto, aveva sottoposto il dipendente ad una sanzione disciplinare. I giudici di merito hanno sulla base di questo assunto respinto il ricorso dell’uomo considerando legittima la sanzione. Quest’ultimo aveva cercato di opporre l’impossibilità di consumare un pasto completo nei 15 minuti di tempo a disposizione per la pausa caffè, cercando così di smentire le accuse “di scrocco”.
La Cassazione ha quindi condannato il dipendente al pagamento delle spese di giudizio sottolineando come l’azienda si fosse accollata il costo di questo servizio extra in via esclusiva per i lavoratori full time.
La decisione peraltro non va contro il diritto alla pausa perché quello che si nega, in questo caso, è solamente l’accesso al servizio di mensa aziendale gratuita. Il lavoratore part time, quindi, in via generale non ha diritto alla pausa pranzo a meno che non sia diversamente previsto dal contratto in modo esplicito.
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