Ferrovie dello Stato sta cercando donne da assumere per lavorare sui treni. A dichiararlo, invitando le giovani studentesse italiane interessate a questa carriera a frequentare ingegneria o gli istituti tecnici, è stato Renato Mazzoncini, ad e direttore generale del gruppo Fs.
Si dice spesso che nella ricerca del lavoro le donne sono più penalizzate degli uomini ma forse insistere su carriere considerate da donna è controproducente. L’ufficio risorse umane delle Ferrovie dello Stato fa fatica a trovare personale femminile: “Gli istituti tecnici non sono frequentati dalle donne, siamo a circa il 5% dei diplomati, così come la percentuale femminile che si iscrive a ingegneria resta ancora molto bassa.
Per Ferrovie dello Stato la ricerca di personale femminile da inserire in posizioni tecniche fa parte di un programma più ampio che parte dalla volontà di poter contare su un gruppo di risorse vario e in questo l’azienda (in quanto a “quote rosa”) è decisamente all’avanguardia “nel 2016 abbiamo assunto 2296 persone, a settembre 2017 siamo già a 2300 e chiuderemo l’anno con un numero maggiore. Di queste il 70% viene da istituti tecnici. Abbiamo assoluta necessità di diplomati provenienti dagli Itis che danno un’ottima preparazione” spiega Mazzoncini.
Lavoro per Ferrovie dello Stato: le quote rosa
In questo contesto segnaliamo due progetti che Ferrovie dello Stato porta avanti da più di un anno: “Woman in motion” e “Girl in motion” che puntano a coinvolgere giovani potenzialmente adatte a questa carriera mandando a parlare nelle scuole donne che hanno fatto questa scelta e possano essere da esempio.
Già da tempo è inoltre attivo alla Sapienza di Roma il “Master di secondo livello in ingegneria delle infrastrutture e sistemi ferroviari – Innovazione per la mobilità integrata”, un corso focalizzato proprio a questo tipo di lavoro per gli ingegneri che vogliono specializzarsi.
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