Le banche centrali puntano al socialismo globale? L’incubo previsto da Faber

Marc Faber profetizza uno scenario da incubo: le banche centrali agirebbero con l'intento di controllare l'intera economia, dando vita a un "socialismo globale".
9 anni fa
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Mercato è ancora libero?

Al contempo, infranta la soglia inizialmente fissata del 25% dei titoli acquistabili per ciascuna emissione, Francoforte entrerà in possesso potenzialmente di un potere di blocco per i casi di ristrutturazione del debito, in quanto avrà in mano una quantità sufficiente di titoli per contrastare valere da sola il volere di tutti gli altri creditori privati. Ma non è solamente l’acquisto diretto di titoli ad aumentare l’influenza delle banche centrali a discapito dei liberi attori sul mercato.

L’azzeramento dei tassi e il loro sconfinamento in territorio negativo ha già avuto come effetto una sorta di paralisi del risparmio, che non viene più remunerato, rendendolo sempre meno utile. Lo stesso potere negoziale di imprese e famiglie verso le banche si è molto ridotto, perché con la liquidità a costo zero o sottozero concessa loro dalla BCE, queste possono attingere a fonti illimitate di denaro, da impiegare non nell’economia reale, bensì nell’acquisto di titoli di stato e adesso anche corporate, nella previsione di una plusvalenza, maturata senza rischi e in tempi brevi proprio grazie al sostegno offerto dall’intervento della stessa Francoforte.

Banche centrali controlleranno l’intera economia?

Il mercato non funziona più. Non siamo più dinnanzi al libero incontro tra domanda e offerta, ma al tentativo delle banche centrali di alterare i prezzi, giocando in favore di un lato del mercato, ovvero ad oggi dei debitori pubblici e d’ora in avanti anche di quelli privati. E in un futuro non molto lontano, come profetizza Faber, potremmo arrivare ad avere la BCE azionista delle principali società quotate nell’Eurozona. Lo stesso farebbero le altee banche centrali nei rispettivi paesi alle prime avvisaglie di crisi della borsa. Arriveremmo al punto, che queste saranno proprietarie degli istituti che controllano, gestendo direttamente il mercato del credito e controllando così tutta l’economia.

Un incubo, specie per chi osteggia un ritorno mascherato del socialismo sotto mentite spoglie, ma che ogni giorno che passa appare sempre meno improbabile.  

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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