Colossi tech USA più capaci di generare profitti
D’altra parte, il boom delle quotazioni azionarie è stato sostenuto dai dati. Prendiamo i profitti e il fatturato nel primo trimestre 2017, cresciuti complessivamente su base annua di 4,4 miliardi e oltre 17 miliardi rispettivamente. Nel dettaglio, Amazon ha segnato il rialzo tendenziale percentuale maggiore per entrambi con +79,3% e +49,2% rispettivamente, Apple ha registrato le variazioni minori con +4,9% e +4,6%.
Complessivamente, le big 5 hanno fatturato in soli tre mesi (gennaio-marzo 2017) qualcosa come 143,5 miliardi, maturando utili per quasi 25 miliardi.
Si consideri che allo stato attuale, l’indice S&P 500, che ospita le principali grosse società quotate a Wall Street, si stima che capitalizzi intorno a 25,3 volte gli utili dichiarati da queste ultime nell’ultimo anno e a poco più del doppio del fatturato. Si evincerebbe, quindi, che le big 5 del comparto tech sopra indicate mostrino una maggiore capacità di generare utili rispetto ai colossi attivi negli altri settori, se è vero che stando ai dati dell’S&P 500, mediamente una grande società quotata negli USA riuscirebbe a maturare un dollaro di utile per ogni 12,5 dollari di ricavi, quando qui troviamo che un dollaro di utile viene ottenuto con soli 5,75 dollari di ricavi. In sostanza, saremmo di fronte a società con margini più che doppi rispetto alle altre.