Salve vi scrivo da Pescara. Sono tentato di commissionare dei lavori con il 110 tramite cessione del credito alla ditta. Ma due cose mi frenano: la prima è il timore che, se il 110 viene rifiutato l’Agenzia delle Entrate considererà me responsabile. Lo troverei ingiusto: se la ditta mi conferma che i lavori in preventivo rientrano nel 110 io come posso avere le competenze per giudicare questo aspetto tecnico? Inoltre mi sembra che il bonus 110 sia un pettegolezzo da bar di paese: tutti ne parlano ma nessuno lo ha visto veramente.
Io, almeno, tra parenti, amici e conoscenti non conoscono nessuno che ha iniziato i lavori usufruendo del super bonus tanto pubblicizzato. E allora il dubbio sorge spontaneo: il bonus 110 è solo uno specchietto per le allodole?
Camminando nella mia città (Pescara) ho notato diversi lavori in corso nei condomini, ponteggi e edifici in costruzione. Mi chiedo: sono pratiche approvate con il bonus 110 o stanno lavorando a proprio rischio?
Riceviamo alla casella email della redazione di InvestireOggi diverse email di questo genere. Sono tanti i proprietari di casa e i condomini che, dopo un primo momento di entusiasmo alla notizia dell’approvazione e poi della proroga del bonus 110 al 2022, si sono scoraggiati dinanzi ad un cammino in salita, non privo di ostacoli. Da un lato la paura che la pratica del 110 sia rifiutata per errori nell’interpretazione dei requisiti, nonostante i chiarimenti giunti anche dalle FAQ e dalle risposte agli interpelli dell’Agenzia delle Entrate sul 110 che hanno analizzato casi specifici. Abbiamo preso ad esempio due richieste di consulenza che ci sono giunte da Pescara e siamo andati a fare un giro per la città per cercare di toccare con mano qual è la situazione dei cantieri. E’ vero: si vedono tanti ponteggi e lavori in corso. Ma quanti hanno esposti cartelli che pubblicizzano il ricorso al 110 sicuro per i committenti? “Sono solo voci di paese”?
Bonus 110: difficile ma non impossibile
Le pratiche per l’avvio dei lavori con il super bonus sono molte.
La cessione del credito e la responsabilità per errori nella pratica del 110
Più unità immobiliari con unico proprietario, seconde case con pertinenze allo stato dei fatti che saranno accatastate come abitazioni nello stato futuro di fine lavori etc. Sono tutte situazioni che andrebbero esaminate caso per caso, anche alla luce degli interpelli delle Entrate e delle FAQ. Affidarsi ad una ditta per la cessione del credito non esonera il committente dalla responsabilità qualora la pratica fosse rigettata o emergano errori di interpretazione in corso d’opera. Secondo la normativa attualmente vigente, infatti, nel caso di errori nell’asseverazione tecnica, il Fisco si rifà sul contribuente beneficiario e questo a sua volta dovrà chiedere il risarcimento al tecnico in seconda battuta (rinviamo a quanto chiarito a fine anno in merito alla polizza per tecnici e professionisti nelle pratiche per il 110).
Se avete iniziato come committenti o come ditta i lavori usufruendo del super bonus 110 e volete raccontarci la vostra esperienza personale scrivete in redazione.