Le famiglie italiane non investono, 2 terzi bruciano i propri risparmi

Un recente studio ha dimostrato che la maggior parte delle famiglie italiane non investono i propri risparmi.
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Un recente studio mette in luce un dato interessante e, per certi versi, preoccupante: ben due terzi delle famiglie italiane preferiscono non investire i propri risparmi, mantenendoli liquidi. Questa tendenza, che sembra accomunare un’ampia fetta di popolazione, evidenzia l’esistenza di una vera e propria “cultura del risparmio” in Italia. Se da un lato questa scelta garantisce sicurezza, dall’altro potrebbe significare una perdita di opportunità di crescita economica e benessere a lungo termine.

Perché le famiglie italiane preferiscono non investire?

Le famiglie italiane mostrano una preferenza per il risparmio liquido piuttosto che per investimenti più strutturati, come quelli in azioni, fondi comuni o obbligazioni.

Questa scelta deriva da una serie di fattori, tra cui la tradizionale prudenza finanziaria che caratterizza molti risparmiatori italiani. La memoria delle crisi economiche passate e l’incertezza del futuro hanno contribuito a consolidare una diffidenza verso i mercati finanziari, percepiti spesso come rischiosi e complessi.

Un altro elemento che pesa è la scarsa educazione finanziaria. Molti italiani si sentono poco preparati per fare scelte d’investimento consapevoli e preferiscono evitare il rischio, optando per tenere i propri soldi in conti correnti o libretti di risparmio. Questo atteggiamento, sebbene comprensibile, comporta tuttavia il rischio di un’erosione del valore dei risparmi, soprattutto in un contesto di inflazione elevata, che tende a diminuire il potere d’acquisto nel tempo.

La sicurezza della liquidità: pro e contro

Mantenere i risparmi liquidi è una scelta che offre indubbi vantaggi, tra cui la sicurezza e la disponibilità immediata dei fondi in caso di emergenze. In una situazione di incertezza economica, questa scelta può apparire rassicurante, soprattutto per le famiglie che temono eventuali cali nei propri redditi o spese impreviste. Tuttavia, se la liquidità offre stabilità, al contempo limita le possibilità di crescita economica.

I risparmi lasciati “dormienti” non generano alcun rendimento e, a causa dell’inflazione, rischiano di perdere valore nel tempo.

In un periodo di alta inflazione, come quello attuale, il potere d’acquisto dei risparmi liquidi si riduce, erodendo il capitale senza che il risparmiatore possa farci nulla. Questo significa che, nel lungo termine, la scelta di mantenere i risparmi liquidi può risultare svantaggiosa rispetto a soluzioni d’investimento a basso rischio. Per far sì che le famiglie italiane possano sfruttare appieno le opportunità di crescita economica, è importante promuovere una maggiore consapevolezza sui vantaggi e le possibilità offerte dagli investimenti. Ecco alcune possibili soluzioni:

Educazione finanziaria, incrementare i programmi di educazione finanziaria, sia per gli adulti sia per i giovani, potrebbe aiutare a superare la diffidenza verso i mercati. Una maggiore comprensione dei principi di base dell’investimento aiuterebbe le famiglie a valutare rischi e benefici, spingendole a prendere decisioni informate. Investimenti a basso rischio, il settore finanziario potrebbe sviluppare e promuovere prodotti a basso rischio, come i fondi obbligazionari o i piani di accumulo, pensati appositamente per chi vuole iniziare a investire senza esporsi a troppi rischi. Piattaforme digitali, le piattaforme di investimento online, semplici e intuitive, stanno avvicinando sempre più persone agli investimenti. Questi strumenti offrono informazioni e analisi facili da consultare, rendendo più accessibile il mondo della finanza.

Il contesto italiano: una cultura del risparmio conservativa

La preferenza degli italiani per la liquidità affonda le radici in una cultura del risparmio consolidata da decenni, ma non tiene conto dei vantaggi offerti dalle moderne strategie di investimento. Inoltre, le banche e le istituzioni finanziarie in Italia, in passato, non hanno sempre giocato un ruolo positivo, contribuendo a creare una diffidenza generalizzata verso i prodotti d’investimento. Solo recentemente si sta cercando di migliorare la fiducia e la trasparenza nei confronti del sistema finanziario. Questa mentalità conservativa è probabilmente destinata a cambiare con le nuove generazioni, che mostrano una maggiore apertura verso strumenti come i fondi d’investimento, gli ETF (Exchange Traded Funds) e il mercato azionario.

Tuttavia, il processo richiede tempo e un impegno costante sia da parte delle istituzioni finanziarie sia dello Stato, che potrebbe incentivare gli investimenti con agevolazioni fiscali mirate. Le famiglie italiane continuano a preferire la sicurezza offerta dalla liquidità, ma questa scelta presenta dei limiti. In un contesto economico sempre più incerto, investire con cautela potrebbe rappresentare una valida alternativa per proteggere e accrescere il valore dei risparmi nel tempo. Per favorire questa transizione, risulta essenziale investire nell’educazione finanziaria e rendere accessibili i vantaggi degli investimenti a tutti.

I punti chiave…

  • Due terzi delle famiglie italiane mantengono i risparmi liquidi per sicurezza, evitando investimenti a causa di diffidenza e scarsa educazione finanziaria.
  • La scelta della liquidità limita il potenziale di crescita dei risparmi e li espone all’erosione dell’inflazione, riducendo il potere d’acquisto nel tempo.
  • Incentivi per superare questa tendenza includono una maggiore educazione finanziaria e prodotti d’investimento a basso rischio e accessibili.

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017 nella sezione News, si occupa di redazione articoli per il web sin dal 2010.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia, si spera, potrà mai replicare.

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