La pandemia ha dato uno scossone alla crisi dei negozi e del commercio fisico spingendo l’e-commerce e i canali digitali. Se un tempo chi preferiva acquistare online lo faceva per comodità o perché si trovavano più offerte, da quando è iniziata la pandemia una spinta in più all’acquisto online è stata data dalle chiusure dei vari negozi, a causa delle restrizioni, e la necessità di acquistare certi prodotti.
Il caso Disney Store e la tendenza ad acquisti online
Il coronavirus ha dato vita a nuovi trend di acquisto e lo sanno bene grandi colossi del commercio che hanno deciso di puntare sul digitale rispetto al negozio fisico.
Un passaggio che vede anche l’integrazione con i parchi a tema e le piattaforme social. Il coronavirus ha cambiato il modo di acquistare e ora sono sempre più numerose le persone che acquistano online, motivo per cui, ha sottolineato Stephanie Young, presidente dei giochi ed editoria Disney, è importante puntare al digitale ora come non mai. Una scelta che ovviamente ha ricadute anche per i lavoratori.
Le catene della moda low cost
Una mossa simile è stata portata avanti dal gruppo Inditex, di cui fanno parte molti brand di moda low cost come Zara, Pull and Bear, Bershka, Oysho e Massimo Dutti. Il gruppo ha deciso di puntare maggiormente al digitale e chiudere 1200 punti vendita tra Asia ed Europa. Anche in questo caso la scommessa è seguire il nuovo trend di acquisto e dare maggior spazio ai canali online e lo shopping digitale. Stessa sorte per H&M, che già lo scorso anno aveva annunciato la chiusura di alcuni punti vendita per dedicarsi al potenziamento dell’e-commerce, e Gap, che ha chiuso vari negozi in Europa e vuole puntare alla metà delle vendite tramite l’e commerce entro due anni investendo proprio sul business online.
Volvo venderà online le auto elettriche
Come riporta Corriere, anche Volvo, nota azienda automobilistica, ha deciso di volgere lo sguardo verso i canali e-commerce promuovendo la vendita online con prezzi e offerte dettagliate. In tal senso non solo punterà sempre di più alla vendita di modelli di auto elettrica, anticipando di fatto un mercato che entro una decina di anni potrebbe rappresentare una larga fetta delle auto in vendita, ma lo farà tramite i canali digitali.
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