I sicuri del bonus 200 euro a luglio sono i lavoratori dipendenti, i pensionati e coloro che ricevono prestazioni dall’INPS (percettori di NASPI e Dis-Coll e percettori di reddito di cittadinanza). Le altre categorie, certamente riceveranno il beneficio, ma non si sa ancora come e quando. Per essi, infatti, è prevista domanda bonus 200 euro.
Andiamo con ordine.
Non dovranno presentare richiesta dei 200 euro “una tantum” (art. 31, 32 e 33 del decreto Aiuti):
- i lavoratori dipendenti (lo riceveranno direttamente i busta paga a luglio dal datore di lavoro)
- pensionati (lo riceveranno direttamente a luglio dall’INPS sulla pensione)
- precettori di NASPI e Dis-Coll e percettori reddito di cittadinanza (lo riceveranno direttamente a luglio dall’INPS sulla prestazione erogata).
Dovranno, invece, presentare domanda bonus 200 euro:
- lavoratori autonomi (con o senza partita IVA)
- lavoratori domestici (colf e badanti)
- titolari di rapporto lavoro co.co.co.
- incaricati alle vendite
- lavoratri stagionali e dello spettacolo.
Tempi lunghi per le partite IVA
Per i menzionati soggetti, le modalità e i tempi di richiesta sono ancora da definirsi.
Per i lavoratori autonomi con partita IVA, l’art. 33 del decreto Aiuto prevede che il relativo decreto attuativo dovrebbe essere emanato entro il prossimo 17 giugno. Inoltre per loro, l’importo spettante del beneficio potrebbe non arrivare a 200 euro.
Lo stesso decreto Aiuti, comunque, già definisce i requisiti per avere diritto al bonus 200 euro per tutte le categorie indicate.
I requisiti per la domanda bonus 200 euro
Ad esempio, per i lavoratori stagionali (questi dovranno fare domanda bonus 200 euro all’INPS), è necessario:
- aver svolto prestazioni per almeno 50 giornate
- avere un reddito derivante dai rapporti di lavoro stagionali 2021 non superiore a 35.000 euro
Per gli incaricati alle vendite
- avere un reddito nell’anno 2021 derivante dalle attività di vendita a domicilio superiore a 5.000 euro
- essere titolari di partita IVA attiva
- essere iscritti alla Gestione separata alla data del 18 maggio.
Per colf e badanti
- avere in essere uno o più rapporti di lavoro alla data del 18 maggio 2022
Per i co.co.co (collaborazione coordinata e continuativa)
- avere contratti attivi alla data del 18 maggio 2022 ed essere iscritti alla Gestione separata
- non essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;
- avere un reddito derivante dai rapporti di lavoro non superiore a 35.000 euro nel 2021
Lavoratori autonomi senza partita IVA
- essere stati titolari di contratti autonomi occasionali riconducibili alle disposizioni di cui all’articolo 2222 del codice civile
- accredito di almeno un contributo mensile nel 2021
- essere già iscritti alla Gestione Separata alla data del 18 maggio.