Il fronte dei contrari al reddito di cittadinanza, di giorno in giorno, diventa sempre più ampio. In questi giorni stanno facendo discutere le tante dichiarazioni di esponenti politici appartenenti a schieramenti trasversali (anche di centro sinistra), nonché l’enorme copertura mediatica a vicende volte a screditare tale strumento. Per il Leader del movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, si tratta di un “feroce attacco, concentrico, del sistema mass-mediatico, diretto a sporcare questa misura”. Ecco cosa sta succedendo.
Il Reddito di Cittadinanza va difeso, ci sono ancora troppe persone in povertà assoluta
Secondo quanto riportato dall’agenzia “adnkronos.com”, il leader M5S Giuseppe Conte, intervenuto al terzo ciclo di lezioni della Scuola di formazione 5 Stelle, si è soffermato sulla questione del reddito di cittadinanza, affermando quanto segue:
“Dobbiamo continuare a operare per difendere il reddito di cittadinanza.
Qui c’è poco da scherzare, abbiamo 10 milioni tra poveri assoluti e relativi”. È tale il feroce attacco, concentrico, del sistema mass-mediatico, diretto a sporcare questa misura, che è difficile riuscire a organizzare un discorso articolato nei contesti che ci vengono offerti. Dobbiamo con forza contrastare questa mistificazione”.
“Noi, ha proseguito l’ex premier, siamo al governo per difendere anche questa misura. La nostra ragion d’essere del sostegno a questo governo è anche questa. Noi badiamo anche alla sostanza. La platea delle amiche e degli amici del M5S è ben consapevole che ci sono linee rosse che non si possono superare”. Ma a chi si riferisce Conte quando parla di “amiche e amici del M5S”? sicuramente ad alcuni esponenti del Partito Democratico che hanno espresso più di qualche dubbio in merito a questa misura.
Gli attacchi trasversali al sussidio
Proprio in questi giorni, il ministro del turismo, Massimo Garavaglia, ha dichiarato che “il reddito di cittadinanza ha bisogno di un aggiustamento radicale”. Ed è possibile “pensare a un’uscita graduale da questo regime”.
Per Gianfranco Librandi, di Italia Viva, “il reddito di cittadinanza disincentiva centinaia di migliaia di disoccupati dall’accettare un lavoro stagionale nel settore del turismo”.
Infine, qualche malumore inizia ad arrivare anche tra le fila del PD, dove il senatore Dario Stefano ha dichiarato che il reddito di cittadinanza, “per come è stato concepito, è una follia. Va modificato sostanzialmente nei contenuti, nelle forme e nel funzionamento”.
Ovviamente, in prima fila tra i sostenitori dell’abolizione del sussidio non poteva non esserci il leader della Lega, Matteo Salvini, secondo il quale, questo strumento non crea crescita e sviluppo. Fin dalla sua istituzione, molti imprenditori, soprattutto nel campo del turismo e della ristorazione, lamentano il fatto di non riuscire più a trovare personale adeguato.