Gli stranieri non amano lavorare in Italia o almeno non a Roma e Milano. Le due più importanti città italiane non brillano nella classifica di InterNations, Expat City Ranking 2018, che si riferisce alle città migliori del mondo per lavorare come talenti stranieri.
Milano e Roma ultime in classifica, le motivazioni
Lo studio prende come riferimento alcuni parametri quali il costo della vita, il clima, le possibilità di fare carriera, lo stipendio e altri fattori che hanno piazzato Roma alla 70esima posizione e Milano alla 63esima.
Spiccano le asiatiche, è a Taipei che si lavora meglio
E se le italiane non brillano bisogna dire che i primi posti sono occupati da città asiatiche. Sul podio figurano Taipei, Singapore e Manama. Il resto della classifica, fino alla decima posizione, è occupata da Ho Chi Minh City, Bangkok, Kuala Lumpur, Aquisgrana, Praga, Madrid e Muscat. Tra le peggiori, insieme a Milano e Roma, anche Johannesburg, Stoccarda, Dublino, Parigi, Londra, Stoccolma,, Jeddah e Riyadh.
Taipei, considerata la migliore in assoluto, vanta un’ottima opinione per la qualità della vita, i trasporti, la sicurezza in città.
Tra le peggiori europee insieme alle nostre Roma e Milano figurano anche Stoccolma, considerata una città poco ospitale ossia non in grado di far socializzare gli expat, Londra vista come troppo cara in generale e Parigi che, oltre ad essere cara, è considerata anche poco ospitale con gli stranieri. Almeno in base alle opinioni degli intervistati. L’Italia, alla fine, non brilla neppure stavolta e quando si parla di lavoro, stipendi, opportunità e apertura verso gli expat sembra confermare il suo trend negativo, che non di rado la vede alle ultime posizioni di molte classifiche.
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