Le migliori città dove preferiscono lavorare gli expat: Milano e Roma peggiori per stipendio e carriera

Milano e Roma tra gli ultimi posti delle città in cui gli expat vorrebbero lavorare. Stipendi bassi, poca carriera e costi alti.
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6 anni fa
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Lavori quotati post pandemia

Gli stranieri non amano lavorare in Italia o almeno non a Roma e Milano. Le due più importanti città italiane non brillano nella classifica di InterNations, Expat City Ranking 2018, che si riferisce alle città migliori del mondo per lavorare come talenti stranieri.

Milano e Roma ultime in classifica, le motivazioni

Lo studio prende come riferimento alcuni parametri quali il costo della vita, il clima, le possibilità di fare carriera, lo stipendio e altri fattori che hanno piazzato Roma alla 70esima posizione e Milano alla 63esima.

Insomma ultimi posti del ranking con motivazioni ben precise. Il 60% degli expat sostengono che Roma non offre prospettive di carriera, per il 36% il posto di lavoro non è sicuro, il 38% non è soddisfatto in generale e il 33% non ritiene equilibrata la possibilità di abbinare vita privata e occupazione. Roma non brilla neppure per i trasporti e in generale per lo stipendio offerto. L’unica variabile in cui ha ottenuto un buon punteggio è il clima, secondo cui gli stranieri apprezzerebbero il tempo della Capitale. Non va meglio a Milano, 63esima, considerata troppo cara e con stipendi bassi. Solo il 33% è soddisfatto del costo della vita, il resto pensa che le abitazioni abbiano un costo alto e che non è semplice trovare appartamenti decenti a costi abbordabili. Di contro la città offre possibilità di svago e una certa stabilità politica.

Spiccano le asiatiche, è a Taipei che si lavora meglio

E se le italiane non brillano bisogna dire che i primi posti sono occupati da città asiatiche. Sul podio figurano Taipei, Singapore e Manama. Il resto della classifica, fino alla decima posizione, è occupata da Ho Chi Minh City, Bangkok, Kuala Lumpur, Aquisgrana, Praga, Madrid e Muscat. Tra le peggiori, insieme a Milano e Roma, anche Johannesburg, Stoccarda, Dublino, Parigi, Londra, Stoccolma,, Jeddah e Riyadh.

Taipei, considerata la migliore in assoluto, vanta un’ottima opinione per la qualità della vita, i trasporti, la sicurezza in città.

Il secondo posto di Singapore è spinto dal senso di sicurezza, meno per il costo della vita ma in linea di massima il livello di soddisfazione è molto alto. Interessante l’ottava posizione di Praga premiata per il costo della vita accessibile, la qualità e le opportunità di lavoro. Madrid si trova al nono posto e supera Barcellona, ferma al 27esimo, amata in particolare per la vita urbana e la possibilità di socializzare.

Tra le peggiori europee insieme alle nostre Roma e Milano figurano anche Stoccolma, considerata una città poco ospitale ossia non in grado di far socializzare gli expat, Londra vista come troppo cara in generale e Parigi che, oltre ad essere cara, è considerata anche poco ospitale con gli stranieri. Almeno in base alle opinioni degli intervistati. L’Italia, alla fine, non brilla neppure stavolta e quando si parla di lavoro, stipendi, opportunità e apertura verso gli expat sembra confermare il suo trend negativo, che non di rado la vede alle ultime posizioni di molte classifiche.

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