Se la quattordicesima mensilità è una prestazione che solo alcuni pensionati ricevono, non è così per la tredicesima. Anche sulle pensioni infatti a dicembre si incassa una mensilità aggiuntiva. E come per lo stipendio essa è commisurata ai mesi di pensione (per i lavoratori i mesi di lavoro naturalmente), trascorsi nell’anno a cui la tredicesima fa riferimento. Per i pensionati 2022 significa prendere una tredicesima monca, perché non sarà di importo pari ad un intero, o quasi, rateo di pensione in più come comunemente accade a chi è andato in pensione negli anni precedenti.
“Salve, sono andato in pensione a luglio scorso. Parlando con amici mi hanno detto che a dicembre non prenderò il doppio della pensione. In pratica mi dicono che non prenderò la tredicesima intera. Io però ho lavorato fino al 30 giugno e dal primo luglio ho ottenuto la mia pensione. Secondo me dovrei avere diritto all’intera tredicesima perché non ho avuto pause tra lavoro e pensione. E a dicembre visto che non ho più un datore di lavoro che me la versa, provvederà l’INPS. È giusto?”
“Buonasera, sono Mario, ex dipendente di una falegnameria industriale. Sono andato in pensione nel 2021 con l’Ape sociale a 66 anni di età e adesso dal primo settembre, avendo completato 67 anni di età ho ottenuto la mia pensione di vecchiaia. A dicembre per la prima volta da pensionato, riceverò la tredicesima. Prenderò il doppio della pensione o no?”
La tredicesima sulle pensioni e come si calcola
Due quesiti diversi che però ci consentono di spiegare il funzionamento della tredicesima sulle pensioni che poi, non si discosta tanto dalla tredicesima sullo stipendio. Il primo lettore è diventato pensionato da poco. Il secondo invece ha cambiato misura, passando dall’Anticipo pensionistico sociale alla pensione di vecchiaia.
La tredicesima parziale, ecco come
Va detto anche che la tredicesima in genere non è esattamente uguale allo stipendio o alla pensione dei mesi normali. È una questione fiscale dal momento che l’IRPEF si versa mensilmente al netto delle detrazioni. Nel caso del lavoratore si chiamano detrazioni per lavoro dipendente mentre per i pensionati si chiamano detrazioni per redditi da pensione. E le detrazioni si godono per 12 mesi e non per 13. Quindi, sulla tredicesima la tassazione subita è leggermente più alta. Il nostro primo lettore, pensionato dal 1° luglio 2022, dall’INPS prenderà poco meno del 50% della pensione percepita a novembre per esempio. Questo perché ha maturato 6 mesi di pensione nel 2022. A poco conta il fatto che ha avuto continuità assoluta tra lavoro e pensione, il primo interrotto il 30 giugno e la seconda con decorrenza 1°luglio. Infatti i primi 6 mesi di tredicesima spettanti li avrà versati sicuramente il datore di lavoro con l’ultima busta paga, quella con i conguagli di fine rapporto di lavoro. E se così non è stato, l’INPS non centra nulla e bisogna chiedere spiegazioni al datore di lavoro.
Dall’Ape alla pensione di vecchiaia, in più la tredicesima
Il secondo lettore, anche se la sua vicenda è differente da quella del primo, sortisce lo stesso risultato. Tredicesima parziale anche per lui a dicembre. Infatti l’Ape sociale è una prestazione che non prevede tredicesima mensilità. La pensione di vecchiaia invece sì. E il lettore la percepirà per 1/12, essendo diventato pensionato a tutti gli effetti a settembre.