Le spese pagate per la cremazione del cane possono essere portate in detrazione in dichiarazione dei redditi? Questo quesito abbastanza curioso è pervenuto qualche giorno fa presso la nostra e-mail di redazione. Oramai gli animali domestici fanno parte del nostra vita quotidiana e sono trattati al pari degli altri componenti della famiglia.
Da qui, è lecito porsi delle domande come quella che ci è stata fatta dal nostro lettore.
In molte città, stanno nascendo nuove attività che offrono diversi servizi finalizzati a rendere meno gravosi gli adempimenti burocratici legati allo smaltimento della carcassa o alla sua sepoltura.
Si tratta principalmente di servizi di cremazione singola o collettiva. La prima permette di avere indietro le ceneri del proprio animale domestico. In alcuni casi addirittura è possibile anche assistere alla “cerimonia”. Il tutto accompagnato dal servizio di ritiro della salma presso il domicilio del proprietario o presso il veterinario. Comprensivo del rilascio finale del certificato di avvenuta cremazione riconducibile al microchip associato al nostro amico a quattro zampe.
Queste spese per la cremazione possono essere detratte al pari delle spese veterinarie?
La detrazione delle spese veterinarie
Le spese veterinarie possono essere scaricate nel limite del 19%.
La spesa massima detraibile è pari a 550 euro. Con una franchigia di euro 129,11 euro. Tutti limiti messi nero su bianco dall’art.15, comma 1, lett. c-bis), del DPR 917/86, TUIR.
Considerando i paletti fissati per legge, la detrazione massima per le spese veterinarie è pari a 80 euro (550-129,11*19%).
La spese può essere scaricata solo se riconducibile alla cura di animali legalmente detenuti a scopo di compagnia o per la pratica sportiva (Circolare 14.06. 2001 n. 55/E, risposta 1.4.1).
Tra le spese veterinarie che possono essere scaricate nel 730 o nel modello Redditi, vi rientrano:
- le prestazioni professionali del medico veterinario (Circolare 16.11.2000 n. 207, risposta 1.5.3);
- l’acquisto dei medicinali prescritti dal veterinario e definiti dall’art. 1 del decreto legislativo 6 aprile 2006, n. 193;
- le spese per analisi di laboratorio e interventi presso cliniche veterinarie (Circolare 14.06.2001 n. 55/E, risposta 1.4.2).
Le spese veterinarie possono essere detratte con fattura cartacea.
Detrazione anche se non paga il proprietario del cane
Nel complesso, in base a quanto riportato nella circolare n°14/2023 sulla dichiarazione dei redditi, la detrazione spetta:
- al soggetto che ha sostenuto la spesa, anche se non proprietario dell’animale;
- per le spese sostenute per la cura di animali legalmente detenuti a scopo di compagnia o per la
pratica sportiva (Circolare 14.06.2001 n. 55/E, risposta 1.4.1).
Nessuna spesa può essere scaricata se riferita alla cura di animali destinati all’allevamento, alla riproduzione o al consumo alimentare né per la cura di animali di qualunque specie allevati o detenuti nell’esercizio di attività commerciali o agricole. Né in relazione ad animali utilizzati per attività illecite (decreto ministeriale 6 giugno 2001, n. 289).
Le spese funebri per gli animali domestici (cremazione cane detrazione)
Tra le spese che abbiano elencato fin qui, non c’è alcun riferimento a quelle pagate per la cremazione; per cui è corretto affermare che le spese pagate per la cremazione della salma del cane non possano essere portate in detrazione. Neanche se riferite ad altro animale domestico.
Considerato quanto detto in premessa sarebbe auspicabile l’inserimento nel nostro sistema tributario di una detrazione per le spese funebri pagate per i nostri animali domestici. Se proprio non si volesse prevedere una nuova norma quantomeno si potrebbe ampliare la lista delle spese “veterinarie” ammesse in detrazione.
Riassumendo…
- Le spese funebri pagate per gli animali domestici non possono essere scaricate;
- la cremazione non rientra tra le spese detraibili;
- non è escluso che qualcosa in merito potrebbe cambiare nei prossimi mesi.