Legge di bilancio 2025. Ripescaggio per chi non ha pagato e rottamazione-quinquies anche per i Comuni

Rottamazione-quinquies: allo studio il ripescaggio per i decaduti dalla rottamazione-quater per mancato pagamento di una delle prime 5 rate
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2 settimane fa
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rottamazione quater
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La Lega sta premendo per inserire una nuova rottamazione delle cartelle nella L. di bilancio 2025 che ha iniziato il suo iter verso l’approvazione finale che dovrà avvenire entro il prossimo 31 dicembre per evitare l’esercizio provvisorio.

Ma la rottamazione-quinquies non è l’unica novità che potrebbe essere inserita nella Manovra. Infatti, è allo studio il ripescaggio per coloro i quali sono decaduti dalla rottamazione-quater per mancato pagamento di una delle prime 5 rate. La 5° rata si ricorda è scaduta lo scorso 23 settembre.

Vediamo quali potrebbero essere gli sconti previsti con la rottamazione-quinquies e chi invece potrà riprendere il treno della rottamazione-quater.

La possibile rottamazione quinquies

Se ne sta parlando da un po’ di tempo. Infatti, quando fu approvata la proroga delle prime tre rate della rottamazione-quater (vedi art.3-bis DL 215/2023) si dava quasi per certa la riapertura della pace fiscale con un perimetro oggettivo più ampio. Con la nuova rottamazione avrebbero dovuto essere sanabili le cartelle 1° gennaio 2000-31 dicembre 2023. Tuttavia il Governo Meloni aveva deciso di rimandare la questione nuova pace fiscale confermando solo la proroga per le prime tre rate della rottamazione-quater.

Ora la Lega sta premendo per offrire ai contribuenti una nuova chance di rottamazione delle cartelle.

Ne avevamo già parlato della rottamazione quinquies.

A ogni modo, al pari dell’attuale pace fiscale, anche per la quinquies, saranno escluse le cartelle relative:

  • alle risorse proprie tradizionali UE di cui all’articolo 2, paragrafo 1, lettera a), delle decisioni 200 /436/CE, Euratom del Consiglio, del 7 giugno 2007, 2014/335/UE, Euratom del Consiglio, del 26 maggio 2014, e 2020/2053/UE, Euratom del Consiglio del 14 dicembre 2020);
  • all’imposta sul valore aggiunto riscossa all’importazione;
  • alle somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato (di cui all’articolo 16 del regolamento (UE) 2015/1589 del Consiglio, del 13 luglio 2015);
  • ai crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti;
  • alle multe, le ammende e le sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna.

Saranno invece oggetto di rottamazione l’Irpef, l’Iva, l’imposta di registro, multe stradali, bollo auto, tributi locali, ecc.

Su base volontaria i Comuni potranno decidere di rottamare le ingiunzioni fiscali e gli accertamenti esecutivi. Tale facoltà era già stata loro riconosciuta con la precedente pace fiscale

Rottamazione-quinquies. Addio a sanzioni e interessi

Anche la nuova sanatoria rottamazione-quinquies potrebbe confermare gli sconti su sanzioni e interessi rispetto agli importi indicati nella cartella.

In particolare, chi aderirà alla nuova rottamazione sarà tenuto a versare:

  • l’imposta, la tassa o il tributo indicato nella cartella (Irpef, Ires, tributi locali, bollo auto, ecc.);
  • le spese di rimborso per le procedure esecutive;
  • le spese di notifica della cartella di pagamento;
  • gli interessi di dilazione in caso di richiesta di rateazione delle somme dovute in seguito alla sanatoria.

Saranno invece annullati:

  • le sanzioni;
  • gli interessi anche riferiti alla ritardata iscrizione a ruolo;
  • le somme aggiuntive ai crediti previdenziali (art.27, D.Lgs. 46/99);
  • l’aggio della riscossione.

Stessa cosa dicasi per gli interessi per ritardata iscrizione a ruolo nonché l’aggio della riscossione.

Legge di bilancio 2025. Il  ripescaggio per chi non ha pagato la quater

Capitolo ripescaggio per chi non ha pagato la rottamazione-quater, c.231-252 della L.n°197/2022.

Sarebbero interessati coloro i quali non hanno pagato una delle prime 5 rate della rottamazione. Oppure lo hanno fatto oltre i 5 giorni di ritardo ovvero hanno fatto dei versamenti carenti. In tutti questi casi si ricorda è prevista la decadenza della pace fiscale.

A tal proposito è utile ricordare che il 23 settembre è scaduta la 5° rata, mentre per i residenti dei territori alluvionati la scadenza della 5° della rottamazione rata era fissata al 5 novembre.

A ogni modo, grazie al ripescaggio chi non ha pagato le rate potrà riprendere il pagamento.

E’ possibile che venga fissata una scadenza entro la quale andranno pagate tutte le rate già scadute o versate parzialmente. Il ripescaggio sarà una chance da non perdere per chi decaduto dalla rottamazione non ha potuto attivare neanche una rateazione ordinaria.

Riassumendo…

  • Nuova rottamazione (quinquies): sanatoria per debiti fiscali 2000-2023, esclusi alcuni tributi UE e sanzioni penali.
  • Agevolazioni: cancellazione di sanzioni e interessi, si paga solo il tributo, spese esecutive e notifica, con interessi ridotti al 2% in caso di rateazione.
  • Tributi inclusi: Irpef, Iva, imposta di registro, multe stradali, bollo auto e tributi locali, ecc.
  • Facoltà per i Comuni: possibilità di aderire alla rottamazione per ingiunzioni fiscali e accertamenti esecutivi locali.
  • Ripescaggio rottamazione-quater: opportunità per chi è decaduto per mancato pagamento delle prime 5 rate, con scadenze per saldare le rate arretrate.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

12 Comments

  1. X i debiti della rottamazione dal 2000 in poi,lo stato deve capire che si in debito di un importo faccio un esempio da 20.000 euro in su non può chiedere le prime tre rate altissime ,e qui che i contribuenti non riescono a pagare,le prime tre rate devono essere accessibili e non alte…volete incassare ma datela possibilità a tutti di pagare.

  2. Concordo appieno il cittadino che vuole pagare, deve essere messo in condizione di poterlo fare. Visto che già prima era in difficolta

  3. Facilitare il più possibile coloro che non hanno potuto pagare!! Tutti coloro aziende, privati,partite Iva che sono raggiunti dall’agenzia entrate e riscossione non sono evasori, ma entità che non c’è l’hanno fatta !! E vanno aiutati in tutti i modi!! Gli evasori quelli veri se FREGANO DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE!!!!

  4. Buonasera,io credo che oltre a produrre le prime tre rate più basse, non dovrebbe mettere ansia nel dare i 5 giorni x non decadere,ma dare la possibilità di poter estinguere entro il primo anno il capitale da versare nel primo anno all agenzia delle entrate es se io in un anno devo versare 4 rate da 250 euro vorrei avere la possibilità di versarle usufruendo di tutti i mesi dell anno entro il 23 dicembre dell anno corrente dopo quella data decade la rottamazione

  5. La rottamazione quater ha aperto uno spiraglio, con criticità, perché pagare le prime due rate a distanza di un mese di euro 4,400 è veramente un sacrificio immenso. Gli utenti , almeno quelli che hanno avuto la possibilità di pagare, si sono indebitati ulteriormente, chiedendo alle finanziarie. È assurdo che una Cartella Inps, di seimila euro, riporti come interessi superiori al debito iniziale cioè 14 Mila!!È un’immensa ingiustizia. Per l’erario con errori commessi, anche da alcuni consulenti, in 10 anni ho restituito 80 mila!! Vergognoso! La gestione separata deve essere assolutamente rivista!! Chi mi dice che effettivamente i calcoli siano stati equi?? Non è semplice fare più lavori, per pagare profumatamente i debiti dell’Inps e Agenzia Entrate! Inoltre che colpa abbiamo noi cittadini, se nella dichiarazione ci sono errori? Noi ci fidiamo , arrivano controlli a distanza di anni e noi abbiamo sempre un solo obbligo…..pagare!! Poveri lavoratori precari! Cordiali saluti.

  6. salve sono d’accordo condivido il fatto che dicono fisco amico ma in realta’ un debito di 27.000 euro con rateizzo massimo arrivi a pagare circa 39.000 euro è assurdo tanto interesse da pagare che aiuto date altro che fisco amico ti stringono ancora di più il cappio che Dio ci aiuti credo che sia un vero abuso di potere
    che ci diano le giuste condizioni per poter pagare le adesioni sono sicuro saranno tantissime

  7. Concordo in tutto,
    in previsione della rottamazione quinquies, includere eventuali carichi sino al 31.12.2024, avrebbe più senso

  8. Ma non avevi scritto che la quonques sarebbe stata dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2023? Adesso scrivi dal 2000! Ma fai un po’ di confusione. Inoltre interesserebbero più notizie essenziali come ad esempio il fatto di ripescare i decaduti, ma l’arretrato come intenderebbe farlo pagare dal momento che si tratterebbe ancora una volta di somme ingenti.
    Buona giornata

  9. La mia personale opinione, caro stato vuoi che tutti si mettano in regola e paghino ? Vuoi fare cassa? Bene fai una rottamazione accessibile, dilaziona il debito in 60 rate senza interessi, agio e tutto il resto con rate crescenti e vedi che tutti pagheranno, ma se pensi che in due o tre volte si riesca a pagare il 40% del debito, caro stato allora non hai percepito le difficoltà delle aziende e dei cittadini.
    Per favore non prendeteci più in giro, siamo stanchi.

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