Le città italiane scarseggiano di parcheggi e questa è una delle cose che gli automobilisti maggiormente contestano alle amministrazioni locali. Scarsità di parcheggi liberi soprattutto. Anche se, a dire il vero, anche quelli a pagamento non sono così tanti, soprattutto nei centri cittadini. E parliamo di quelle aree di sosta delimitate dalle strisce blu sull’asfalto. Questo genere di parcheggi sono particolarmente criticati. Soprattutto da quegli automobilisti che prendono molte multe per non aver rispettato l’orario del pagamento o per non aver esposto il biglietto del tachimetro.
Legittimo pagare solo la differenza di orario per multe nei parcheggi con le strisce blu?
Qualcuno però contesta la legittimità della multa, soprattutto per chi la sosta l’ha pagata, anche se non a sufficienza. Parliamo di chi si trova con una multa per non aver aggiornato il bigliettino sul cruscotto visto che il precedente era scaduto. E spesso la multa sembra effettivamente sproporzionata rispetto alla differenza tra l’orario di sosta pagato, e quello di fatto evaso, coincidente con l’agente accertatore che sanziona il trasgressore con la multa.
“Gentile redazione, volevo capire se secondo voi prendere una multa di oltre 30 euro dagli ausiliari del traffico perché mi hanno trovato con un parcheggio in striscia blu venti minuti oltre il corrispettivo che avevo pagato, è lecita o no. Mi viene voglia di compilare un bollettino postale, intestarlo al Comune che mi ha comminato la multa e pagare solo la differenza di orario allegando la copia del biglietto che effettivamente avevo pagato. Non capisco come si possa essere così fiscali, soprattutto alla luce del fatto che avevo pagato 2 euro di sosta per due ore. E per andare all’Agenzia delle Entrate.
Il problema di quell’ufficio è che i tempi di attesa sono diventati più lunghi di quelli che avevo preventivato e che proprio in prossimità della scadenza della sosta pagata, sono stato chiamato allo sportello.
Strisce blu, periodo di sosta pagato e periodo di sosta evaso
Effettivamente il caso del nostro lettore non è un caso isolato dal momento che sono tanti gli automobilisti che ogni giorno prendono multe per i parcheggi con le strisce blu. Come dicevamo, si tratta di quei parcheggi la cui sosta è ammessa soltanto a condizione di pagare il posteggio. In pratica bisogna esporre sul parabrezza il bigliettino uscito dei tachimetri o i “grattini” comprati dal tabaccaio come in alcune città italiane si usa.
I moderni tachimetri tra l’altro impongono di inserire il proprio numero di targa per giustificare la sosta di quel veicolo. E anche il numero del posteggio stampato sull’asfalto. Questa è già una prima anomalia che molti automobilisti contestano. Perché di fatto impediscono a un automobilista di pagare la sosta e utilizzare un biglietto non ancora scaduto in un’altra area di sosta cittadina. Una situazione questa che riguarda molti automobilisti che si muovono in città tra una commissione e l’altra.
Parcheggio, multa e cartella esattoriale, anche il pagamento ridotto non basta
Tornando al caso che il nostro lettore ci ha messo in luce, nulla si può fare. Il lettore infatti non può in nessun caso pagare soltanto la differenza tra la sosta pagata e l’orario in cui il verbale è stato “partorito” dal vigile o dall’ausiliare al traffico. Si tratta di una cosa che non è possibile. O si paga la multa in pieno così come è comminata, oppure il pagamento della differenza di orario sarà soltanto considerato come versamento parziale. Con le conseguenze che tutti conoscono.
Infatti pagare la sanzione ridotta nei cinque giorni successivi alla data del verbale è una possibilità che pagando solo una parte della contravvenzione, viene persa.