All’interno del parco prodotti riconducibili all’emittente elvetico Leonteq, i certificati di investimento, un Phoenix Memory di recente emissione balza all’occhio perché scritto su una blue chip del mercato italiano “d’interesse generale” per l’investitore nostrano, data la sua pluriennale esperienza nel mondo bancario, sia nella forma più tradizionale c.d. “Commercial” che nel più specifico settore “Investment” (quest’ultima generalmente maturata mediante il procedimento di concentrazione bancaria che ha sperimentato l’Italia – ed ancora in corso – a partire dagli anni 90′, e specificatamente con l’assorbimento dell’Istituto Sanpaolo IMI) attraverso un investimento di denaro relativamente limitato – taglio nominale da 1000 Euro -.
In questo caso, il sottostante che non ha bisogno di presentazioni, è rappresentato da Intesa Sanpaolo.
Osservazioni/conclusioni sul sottostante:
- L’azienda presenta fondamentali solidi e, come già sopra spiegato, rappresenta un entità praticamente sempre sotto l’occhio dell’investitore. Appartenendo all’ampio settore finanziario (bancario, mobiliare, assicurativo ed immobiliare) è caratterizzata da un modus operandi inevitabilmente influenzato dai tassi d’interesse – e quindi dell’economia in generale, dato che questi vengono calibrati in base all’andamento di alcuni parametri quali l’inflazione -.
- La volatilità implicita (per convenzione analizzata su una rollig window a 30 giorni) è mediamente elevata (anche se non esageratamente) dato che, come detto, si tratta di un titolo generalmente esposto all’andamento di alcuni parametri dell’economia. Si ricordi però che la volatilità implicita dà quello “spazio di manovra” tale da giovare sia al tandem emittente-strutturatore (costi del pool opzionario negoziato) che dal lato dell’investitore (conservatività delle protezioni, aumento dell’entità delle cedole potenziali e trigger cedolari “facilmente rispettabili”).
- Sarebbe interessante effettuare un analisi di valutazione, con metriche quali P/E o EV/EBITDA in ottica top-down (Rispetto al mercato generale di riferimento, rispetto al settore e poi al gruppo di pari. Banalmente: FTSE Mib, Settore Finanziario, Settore Bancario; italiano vs. europeo ecc), e di comportamento rispetto al rischio sistematico nel tempo.
Si passa ora ad esplicare il meccanismo di base del certificato (estrapolato mediante lettura dei documenti fondamentali, che costituiscono il quadro tecnico-normativo per meglio comprendere le caratteristiche primarie del prodotto cartolarizzato).
Leonteq certificati di investimento: punti di forza del Phoenix Memory per investire su Intesa Sanpaolo
- Barriera europea sul capitale al 65% dei livelli iniziali
- Trigger cedole al 65% dei livelli iniziali
- Cedole mensili condizionate dello 0,58% (max 6,96% annuo) con effetto memoria
- Autocall trigger mensile – che permette di ricevere il rimborso anticipato- osservabile dal 6° mese (dal 19.05.2022) e decrescente a step del 5%: dal 100% all’85% dei livelli iniziali (il primo step decrescente dopo 7 mesi, mentre gli altri dopo 12 mesi)
- Prezzo lettera rilevato sulla pagina del sito a circa 974,05 euro – chiusura del 09.12.2020 –
Leonteq certificati, Phoenix Memory per investire su Intesa Sanpaolo: funzionamento
Questo prodotto, della categoria certificati di investimento conosciuti come Phoenix Memory, è stato emesso da Leonteq il 24.11.2021, ha data di valutazione finale posta al 19.11.2025 (scadenza/liquidazione 26.11.2025), è negoziato su SeDeX ed ha un valore nominale di 1000 euro.
Il Phoenix Memory Leonteq in questione paga cedole mensili di 5,8 euro se ogni sottostante non scende oltre il trigger delle cedole, posto al 65% dei livelli iniziali; in caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola, che però viene immagazzinata in memoria e pagata assieme a tutte quelle eventualmente non pagate in precedenza quando si presenta la condizione del pagamento, ovvero quando tutti i sottostanti risalgono sopra il trigger in una delle date di valutazione successive.
Inoltre il meccanismo Autocall permette di ottenere il rimborso anticipato, grazie all’autocall trigger mensile, a partire dal 6° mese e decrescente a step del 5% (vedi sopra), aumentando le probabilità del rimborso anticipato: se il prezzo di ogni sottostante è pari o superiore all’autocall trigger il certificato rimborsa il valore nominale più la cedola del mese in questione (e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria); in caso contrario la vita del prodotto continua.
A scadenza, se il prodotto non si è estinto anticipatamente, si prefigurano 2 scenari:
- se alla data di valutazione finale il sottostante non scende la barriera – della stessa entità del trigger cedolare, il certificato paga il nominale più l’ultima cedola – e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria -;
- in caso contrario il certificato replica linearmente la performance di Intesa Sanpaolo, pagando un valore pari al valore nominale del certificato per la performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale) del suddetto sottostante
Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore dei sottostanti può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale, il valore dei sottostanti deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.
Sottostante
La situazione attuale sul sottostante – di questo certificato Leonteq Phoenix Memory – è la seguente:
- Intesa Sanpaolo: valore iniziale (2,384 Eur), Barriera/trigger cedola (1,5496 Eur), ultimo prezzo registrato (chiusura al 09.12.2021 a 2,225 Eur, pari al 93,33% del livello iniziale)
Analisi dinamico-oggettiva
In base alle quotazioni attuali del sottostante, ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) di 974,05 euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, data dal Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite %, verde per aumenti/guadagni %) a parità di condizioni sugli altri sottostanti:
Se il certificato non è scaduto anticipatamente paga il nominale più l’ultima cedola condizionata, (assieme a quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria), ottenendo 1005,8 euro, se Intesa Sanpaolo non scende oltre il -30,35% dall’attuale quotazione.
Infine, se il sottostante scendesse con più forza il certificato perderebbe, in %, un valore sostanzialmente uguale rispetto l’investimento diretto sul sottostante stesso (il certificato quota sulla componente lineare).
Codice ISIN del prodotto
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