Come investire con Certificati i Phoenix Memory su una società americana appartenente al settore delle biotecnologie? Da Leonteq una proposta per investire su Novavax.
A fronte di un impiego di denaro limitato è infatti possibile investire su un azienda americana attiva nel campo delle biotecnologiche necessarie alla produzione di vaccini basati su una tecnologia proprietaria.
Inoltre, grazie alle elevate cedole potenziali che il titolo paga, cosa molto importante è l’assoluta efficienza della fiscalità degli Investment Certificates. Per maggiori info si legga anche: Recupero Minusvalenze? Sfrutta l’efficienza della fiscalità dei certificati, spunti operati.
Informazioni sul sottostante
L’azione in questione su è scritto il certificato di Leonteq, Novavax (NVAX), è quotata al NASDAQ100.
L’azione ha core business all’interno della biotecnologie e possiede una quantità di informazione storica sufficiente. E’ possibile ad esempio analizzare, su stampo quantitativo, i bilanci o quale sia il processo stocastico che muove fondamentalmente il prezzo del sottostante analizzato, potendo ad esempio notare eventuali cambiamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame analizzato.
Sul fronte grafico è possibile notare in prima battuta un andamento quasi ciclico ma altamente volatile, ed ora si trova in una chiara fase vicino ai minimi storici. Lo strike del sottostante non è posizionato su livelli troppo elevati, e la barriera sembra essere molto conservativa. Questo perché, a fronte della volatilità molto elevata, è un livello che non è comunque mai stato toccato.
Quanto ad una veloce analisi di valutazione si può osservare questo. Almeno dal 2012 ad oggi la metrica del P/E ratio è stata sempre negativa e questo denota un azienda che non produce utili (almeno per il periodo preso in considerazione). Attualmente anche l‘EBITDA è negativo, segno che l’azienda investe pesantemente nei beni strettamente necessari alla produzione e commercializzazione delle proprie biotecnologie.
E’ poi possibile individuare una caratteristica molto interessante e tipica delle aziende il cui valore di mercato è influenzato dall’uscita di rumors/news/ufficialità/stime/bilanci trimestrali.
Per quanto riguarda il rischio sistematico, il ß, è possibile dire questo. Il comportamento non è erratico ed ha sempre denotato un titolo aggressivo (ß>+1). Attualmente la metrica viaggia a +1,71 e questo denota un titolo molto aggressivo nei confronti del mercato benchmark.
Sul fronte della volatilità implicita (per convenzione calcolata su un “forward period” di 30 giorni) si può dire che è estremamente elevata. La metrica infatti è delimitata in un minimo di circa 50 punti % ed un outlier di oltre il 300% all’inizio del 2020, mentre attualmente si trova in salita a circa il 150%. Dato che l’azienda non paga utili, ciò ha giovato in termini di manovra al tandem emittente-strutturatore (costruzione del certificato in termini di costi del pool opzionale sottostante), mentre l’investitore deve valutare: sottostante dell’asset structured product, livelli di redditività potenziale, conservatività della protezione applicata, scadenza ecc.
Si passa ora ad esplicare il meccanismo di base del certificato (estrapolato mediante lettura dei documenti fondamentali, che costituiscono il quadro tecnico-normativo estrapolabili anche dal sito per meglio comprendere le caratteristiche primarie del prodotto cartolarizzato).
Leonteq Certificati Phoenix Memory Step Down: struttura del certificate
Di seguito la struttura in sintesi del certificato targato leonteq:
- Barriera europea di protezione sul capitale pari al 40% del valore iniziale
- Trigger cedole al 40% del valore iniziale
- Cedole trimestrali condizionate del 6,00% (massimo 24,00% annuo sul valore nominale) con effetto memoria
- Autocall trigger trimestrale osservabile dal 1° trimestre (dal 16.01.2024) e decrescente a step del 5% ogni due trimestri: dal 100% all’85% del valore iniziale
- Opzione quanto che neutralizza il tasso di cambio
- Valore nominale unitario di 1000 Euro
- Scadenza a due anni
- Prezzo lettera rilevato sulla pagina del sito a circa 1017,53 Euro – intorno alle 11:50 del 31.10.2023 –
Leonteq Certificati Phoenix Memory Step Down: funzionamento del payoff
Questo certificato, come detto è stato emesso da Leonteq il 23.10.
Il prodotto paga cedole trimestrali condizionate di 60 Euro, cioè se il sottostante non scende oltre il trigger delle cedole, posto al 40% del valore iniziale.
In caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola. Tuttavia le cedole non eventualmente pagate in precedenza vengono immagazzinate in memoria e pagate insieme a quella del trimestre in questione quando si presenta la condizione del pagamento, ovvero quando il valore del sottostante risulta sopra il trigger in una delle date di valutazione successive.
Il meccanismo Autocall permette di ottenere il rimborso anticipato, grazie all’autocall trigger trimestrale, a partire dal 1° trimestre e decrescente a step del 5% ogni 2 trimestri. In pratica, ad ogni data di valutazione si hanno due scenari:
1) se il prezzo del sottostante è pari o superiore all’autocall trigger il certificato rimborsa il valore nominale più la cedola del trimestre in questione (e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria);
2) in caso contrario la vita del prodotto continua.
NB: in altre parole, se scatta il meccanismo di autocall alla prima data si ottiene 1 cedola più il nominale, ossia 1060 Euro. Altrimenti si passa alla seconda data ecc
A scadenza, se il prodotto non si è estinto anticipatamente, si prefigurano 2 scenari:
1) se alla data di valutazione finale il valore del sottostante risulta pari o superiore alla barriera (stessa entità del trigger cedolare) il certificato paga il nominale più l’ultima cedola e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria.
2) in caso contrario il certificato di investimento replica linearmente la performance del sottostante, pagando un valore pari al valore nominale del certificato moltiplicato per la performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale) di Novavax.
Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore dei sottostanti può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale, il valore dei sottostanti deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.
Da notare anche la presenza dell’opzione quanto: nonostante il titolo su cui è scritto il certificato sia denominato in USD, il prodotto rimborsa sempre importi in Euro, non lasciando l’investitore esposto a variazioni (favorevoli o sfavorevoli) del cambio EUR/USD.
Il sottostante
La situazione attuale sul sottostante – di questo certificato Phoenix Memory Step Down targato Leonteq – è la seguente:
Novavax -> valore iniziale (6,47 USD), Barriera/trigger cedola (2,588 USD), Trigger autocall (6,47, 6,1465, 5,823 e 5,5 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura del 30.10.2023 a 6,52 USD, pari al 100,77% del valore iniziale)
Analisi dinamico-oggettiva del payoff scadenza
In base alle quotazioni attuali del sottostante, ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) di circa 1017,53 Euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, data dal Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite %, verde per aumenti/guadagni %):
Se il certificato non si è estinto anticipatamente paga il nominale più l’ultima cedola condizionata se il sottostante WO non scende oltre il 60,3% dall’attuale quotazione. Considerando l’effetto memoria il certificato pagherebbe 1480,00 Euro, con un massimo rendimento potenziale lordo a circa 2 anni del 45,57% rispetto il suddetto prezzo lettera.
In caso contrario, se il WO scendesse con più forza il certificato perderebbe, in %, un valore sostanzialmente uguale rispetto all’investimento diretto su Novavax. In altre parole il certificato quota sulla componente lineare.
Codice ISIN
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