All’interno del parco dei Certificati emessi dall’emittente elvetico Leonteq ne balza all’occhio uno interessantissimo, di recente emissione, che consente di investire su 3 società appartenenti al macro-settore finanziario; più precisamente all’industria bancaria italiana, attiva sia nella parte tradizionale che di investimento.
Informazioni sui sottostanti
In questo caso, i sottostati del certificato di Leonteq, sono quotati in Italia (FTSE MIB) e rappresentati da: BPER Banca (BPE), Unicredit (UCG) e Intesa Sanpaolo (ISP).
Le 3 azioni hanno core business uguale essendo tutte e 3 banche, e sono quindi positivamente correlate.
Essendo banche il loro valore dipende molto dai tassi d’interesse, dalle banche centrali che decidono i tassi guida e dall’inflazione (quantità di denaro immessa nel sistema economico-finanziario).
Inoltre, il “tris” azionario sottostante il certificato di Leonteq, possiede una quantità di informazione storica più che sufficiente per analizzare, su stampo quantitativo, i bilanci (ricavi, utili netti, FCF e vari Ratios) o quale sia il processo stocastico (mean reverting, random walk o momentum) che muove fondamentalmente il prezzo dei 4 sottostanti analizzati, potendo ad esempio notare eventuali cambiamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame analizzato.
Ad esempio, dal lato stocastico-tecnico tutte e 3 sono classificate dominate dalla proprietà momentum (ossia con Hurst>0,5 e Significatività Statistica>90%) sul lungo, medio e breve periodo analizzato (ossia 4096, 2048 e 1024 osservazioni di rendimenti logaritmici giornalieri sui prezzi di chiusura).
Si consiglia quindi il trading-investing diretto sui sottostanti con Tecniche di tipo Momentum-Breakout-Trend Following, banalmente: cercare azioni con prezzi vicino ai massimi annuali; Bollinger Bands (per esempio a 20 periodi giornalieri e 1 deviazione standard) e relative compressioni di volatilità, spesso prodromiche ad esplosioni del prezzo che rompe determinati livelli importanti (Banda superiore delle Bollinger Bands, i massimi di un certo periodo ecc.); medie mobili a 200 periodi giornalieri per distinguere fra trend bearish e bullish di lungo periodo ecc.
Sul fronte del rischio sistematico, misurato dal Beta nei confronti del FTSEMIB, si può dire di avere un comportamento ricorrente su tutte e 4 le azioni: si tratta di sottostanti sempre aggressivi nei confronti del mercato di riferimento (Beta>1), attualmente sia sul medio (5 anni) che sul breve (1 anno) termine.
A livello fondamentale vengono assegnati i seguenti rating da Market Screener: BAMI è considerato un BUYandHOLD generale, mentre a UCG è assegnato uno BUY complessivo e a ISP un STRONG BUY, con alti Target Price Annui Medi e Massimi.
Inoltre tutte e 3 le aziende elargiscono dividendi (con relativamente alti Dividend Yield) atti alla strutturazione del prodotto.
Si passa ora a spiegare il meccanismo di base del certificato, riassunto nella struttura e spiegato nel funzionamento del Payoff.
Leonteq Certificati Phoenix Memory Callable: la Struttura
Di seguito la struttura dei 3 certificati targati Leonteq:
- Barriere Europea sul capitale al 60% dei valori iniziali
- Trigger Cedole al 60% dei valori iniziali
- Cedole mensili condizionate dello 0,75% (max. 9,00% annuo) sul valore nominale
- Opzione Call attiva dal 4° mese (dal 06.01.2025)
- Valore Nominale di 1000 Euro
- Scadenza 4 anni
- Opzione quanto che neutralizza il tasso di cambio
- Prezzo lettera rilevato a circa 992,25 – intorno alle 10:49 del 16.09.2024 –
Leonteq Certificati Phoenix Memory Callable: Funzionamento del Payoff
Questo Certificato è stato emesso da Leonteq il 13.09.2024, ha data di valutazione finale/scadenza posta al 06.09.2028 (liquidazione 13.09.2028), è negoziato su Cert-X ed ha un valore nominale di 1000 Euro.
Il certificato in questione pagano un flusso periodico di cedole mensili condizionate di 7,50 Euro, cioè se ogni sottostante non scende oltre il trigger delle cedole, posto al 60% dei valori iniziali (in altre parole i sottostanti non devono scendere oltre il -40% dei rispettivi valori inziali).
In caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola, che però viene immagazzinata in memoria e pagata assieme a tutte quelle eventualmente non pagate in precedenza quando si presenta la condizione del pagamento, ovvero quando tutti e 3 i sottostanti risalgono sopra il trigger in una delle date di valutazione successive.
Il meccanismo di rimborso anticipato è attivo dal 4° mese e dà all’emittente la facoltà, e non l’obbligo, di rimborsare il certificato al valore nominale. Se venisse esercitata tale facoltà l’emittente restituirebbe i 1000 Euro, più le eventuali cedole; in caso contrario la vita del prodotto continua.
NB: se la condizione scatta alla prima data di autocall, si ottengono le eventuali 4 cedole più il nominale. Se la condizione scatta alla seconda data si ottengono le potenziali 5 cedole più il nominale ecc.
A scadenza, se il prodotto non si è estinto anticipatamente, si prefigurano 2 scenari:
- se ogni sottostante non scende la barriera europea posta al 60% dei valori iniziali (stessa entità del trigger cedolare), il certificato paga il nominale più l’ultima cedola – e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria -; in altre parole si otterrebbero 48 cedole più il nominale, ossia 1360 euro
- in caso contrario il certificato replica linearmente la performance del sottostante peggiore (anche detto Worst Of, WO, ossia con valore peggiore rispetto a quello iniziale), pagando un valore pari al valore nominale del certificato moltiplicato per la performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale) del suddetto sottostante.
Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore dei sottostanti può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale il valore dei sottostanti deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.
Il portafoglio sottostante
La situazione attuale sul portafoglio sottostante di questo certificato targato Leonteq è la seguente:
ISP -> valore iniziale (3,7265 Eur), Barriera/trigger cedola (2,2359 Eur), ultimo prezzo registrato a mercati aperti (intorno alle 10:40 del 16.09.2024 a 3,7385 Eur, pari al 100,32% del valore iniziale)
UCG -> valore iniziale (36,605 Eur), Barriera/trigger cedola (21,963 Eur), ultimo prezzo registrato a mercati aperti (intorno alle 10:40 del 16.09.2024 a 4,875 Eur, pari al 101,04% del valore iniziale)
BPE -> valore iniziale (4,825 Eur), Barriera/trigger cedola (2,895 Eur), ultimo prezzo registrato a mercati aperti (intorno alle 10:40 del 16.09.2024 a 37,455 Eur, pari al 102,32% del valore iniziale)
Per ora il WO è rappresentato da ISP
Analisi dinamico-oggettiva del payoff a scadenza
In base alle quotazioni attuali del sottostante, ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) di circa 992,18 Euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, data dal Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite %, verde per aumenti/guadagni %) a parità di condizioni sugli altri sottostanti:
Se il certificato non è stato richiamato anticipatamente da Leonteq paga il nominale più l’ultima cedola condizionata (assieme a quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria) se il sottostante WO non scende oltre il -40,19% dall’attuale quotazione.
Viceversa, se il WO scendesse con più forza il certificato perderebbe, in %, un valore leggermente inferiore rispetto all’investimento diretto sul sottostante stesso (il certificato quota con un piccolissimo sconto sulla componente lineare).
Codice ISIN
Cliccandovi sopra verrete rimandati alla pagina del certificato firmato Leonteq.