Come Investire su Intesa Sanpaolo

Certificato di Leonteq per investire su Intesa Sanpaolo, con discreta protezione condizionata e buon rendimento annuo potenziale.
2 mesi fa
6 minuti di lettura
Leonteq: Come Investire su Intesa Sanpaolo

Viene selezionato un certificato emesso da Leonteq, che consente di investire indirettamente su una big per capitalizzazione dell’industria bancaria italiana ed internazionale (soprattutto in Europa, Medio Oriente e Nord Africa), sia dal punto di vista tradizionale che d’investimento.

E’ uno dei primi gruppi europei ad aver assunto un forte impegno in ambito ESG. È anche il primo al mondo, in termini di impatto sociale, a concentrarsi sul clima.

Il Gruppo è leader in Italia (circa 13,6 milioni di clienti; >3.300 filiali) nelle attività finanziarie per famiglie e imprese.

Ha inoltre, come detto, una presenza internazionale strategica (>900 filiali; 7,2 milioni di clienti) in diversi Paesi dell’Europa centrale e orientale, del Medio Oriente e del Nord Africa.

Prima di passare alle specifiche del prodotto occorre fare delle premesse sul tipo di strumento che stiamo trattando.

Informazioni quantitative sul sottostante

In questo caso, il sottostante azionario del certificato di Leonteq che non ha bisogno di presentazioni, è rappresentato dal titolo di Intesa Sanpaolo (ISP), quotato al FTSEMIB.

Essendo solo uno il titolo su cui è scritto il certificato, il rischio di correlazione si riduce al solo mercato/settore in cui è quotata/opera.

L’azienda possiede informazione storica sufficiente da poter fare adeguate valutazioni di stampo quantitativo. Ad esempio, analizzare i bilanci (ricavi, utili, FCF, vari ratios ecc) o la natura stocastica (mean reverting, random walk o momentum) che muove fondamentalmente il processo del prezzo del sottostante analizzato, potendo osservare possibili ed eventuali mutamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame analizzato.

Ad esempio dal punto di vista tecnico-quantitativo è classificata come fortemente momentum, cioè con Hurst>0,5 e Significatività Statistica>99% sui 3 periodi analizzati, ossia 4096, 2048 e 1024 osservazioni di rendimenti logaritmici giornalieri. A seguire i risultati, con H e sign. stat. che crescono al diminuire del periodo analizzato: H_4096=0,567 con Sign. Stat.>99,612%; H_2048=0,595 e Sign.

Stat.>99,641%; H_1024=0,612 e Sign. Stat.>99,769%.

Dal punto di vista grafico ISP è salita sia nel breve periodo che sul medio:

Dal lato del rischio sistematico, misurato dal Beta rispetto al FTSEMIB, è interessante notare questo. La metrica è sempre aggressiva (ossia Beta>1) su entrambi i periodi analizzati (medio e breve periodo)

Dal punto di vista fondamentale il titolo produce EPS in crescita da almeno 4 anni, Market Screener assegna uno STRONG BUY complessivo, con attuali Prezzo Target Medio di 4,363 Eur (circa +16% di potenziale rialzo) e Prezzo Target Massimo di 4,8 Eur (circa +28%), con ben 20 Analisti che assegnano attualmente 11 BUY, 6 OUTPERFORM e 3 HOLD.

Data la forte proprietà momentum, la potenziale forte sottovalutazione, e la situazione grafica favorevole (ma occhio all’aggressività del Beta e alla volatilità del titolo), si consigliano tecniche di trading-investing diretto sul titolo, su dati a base giornaliera, di tipo momentumbreakouttrend following, banalmente: trovare azioni vicino ai massimi annuali; bollinger bands e connesse compressioni di volatilità, spesso prodromiche a esplosioni del prezzo che rompe determinati livelli sensibili (es i massimi di un certo periodo, la banda di bollinger superiore di un certo numero di periodi e deviazioni standard ecc); media mobile a 200 periodi (circa 1 anno di borsa aperta) per distinguere fra trend rialzista e ribassista di lungo periodo ecc.

E’ poi possibile individuare una caratteristica molto interessante e tipica delle aziende il cui valore di mercato è influenzato dall’uscita di news (bilanci trimestrali/stime di analisti ecc). In altre parole, gli effetti indotti da queste news provocano degli spike al rialzo/ribasso, che poi vengono drenati in seguito grazie alle valutazione del “fair value” (analisi fondamentale). Sarebbe interessante analizzare il comportamento del valore di mercato in ottica event study analysis (e quindi la presenza di eventuali extra-rendimenti intorno alle finestre temporali di riferimento).

In ultimo, ma non per importanza, Intesa Sanpaolo elargisce dividendi, atti alla strutturazione del prodotto.

Si passa ora a spiegare il meccanismo di base del certificato targato Leonteq, riassunto nella Struttura e districato nel Funzionamento del Payoff.

Leonteq Certificati Phoenix Memory Callable: Struttura del certificate

Di seguito la struttura del certificato firmato Leonteq:

  • Barriera Europea posta al 60% del valore iniziale
  • Trigger Cedolare posto al 60% del valore iniziale
  • Cedole mensili condizionate dello 0,833% (9,996% annuo) sul valore nominale, con effetto memoria
  • Opzione call mensile attiva dal 24.09.2024 (ossia dalla 4° data di valutazione)
  • Scadenza a 3 anni
  • Valore nominale di 1000 Euro
  • Prezzo lettera rilevato a circa 1005,17 – intorno alle 10:56 del 16.09.2024 –

Leonteq Certificati Phoenix Memory Callable: Funzionamento del Payoff

Questo certificato è stato emesso da Leonteq il 13.09.2024, ha data di valutazione finale/scadenza posta al 06.09.2027 (liquidazione 13.09.2027), è negoziato su EuroTLX (Cert-X) ed ha un valore nominale di 1000 Euro.

Meccanismo cedolare

Il Certificato di Leonteq paga quindi cedole mensili condizionate di 8,33 Euro, cioè se il sottostante non scende oltre il trigger delle cedole, posto al 60% del livello iniziale. In altre parole Intesa Sanpaolo non deve scendere oltre il -40% dal suo valore iniziale affinché venga elargita la cedola dal contratto.

In caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola, che però viene immagazzinata in memoria e pagata assieme a tutte quelle eventualmente non pagate in precedenza quando si presenta la condizione del pagamento, ovvero quando il sottostante risale sopra il trigger in una delle date di valutazione successive.

Meccanismo di rimborso anticipato: Opzione Call

Ad ogni data di valutazione (attiva dal 4° mese) l’emittente ha il diritto, ma non l’obbligo, di richiamare i prodotti a sua discrezione. Nel caso in cui l’emittente eserciti tale diritto l’investitore riceve il 100% del valore nominale più le eventuali cedole dovute.

NB: In altre parole, se l’emittente esercita l’opzione call alla prima data si ottengono le eventuali 4 cedole più il nominale. Altrimenti si passa alla seconda data, ecc

Scadenza

A scadenza, se il prodotto non è stato richiamato anticipatamente si prefigurano 2 scenari:

  • se alla data di valutazione finale il sottostante non scende sotto la barriera europea – della stessa entità del trigger cedolare -, il certificato paga il nominale più l’ultima cedola – e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria -;
  • in caso contrario il certificato di investimento replica linearmente la performance di ISP, pagando un valore pari al valore nominale del certificato moltiplicato per la performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale) del suddetto sottostante.

Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore di Intesa Sanpaolo può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale.

Affinché venga restituito il valore nominale, il valore del sottostante deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.

Sottostante e la componente lineare

La situazione attuale sul sottostante dii questo certificato di Leonteq è la seguente:

ISP -> valore iniziale (3,7265 Eur), Barriera/trigger cedola (2,2359 Eur), ultimo prezzo registrato a mercati aperti (intorno alle 12:00 del 03.06.2024 a 3,743 Eur, pari al 100,44% del valore iniziale)

Dato che Intesa Sanpaolo si trova al 100,44% del valore iniziale e dato che il certificato molto vicino ai 1004,40 Euro, si può dire che il certificato quota sulla componente lineare. Per saperne di più si legga anche cosa si intende per componente lineare.

Analisi dinamico-oggettiva del payoff a scadenza

In base alle quotazioni attuali del sottostante, ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) di circa 1005,17 Euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, data dal Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite %, verde per aumenti/guadagni %):

Se il certificato non è stato richiamato anticipatamente da Leonteq paga il nominale più l’ultima cedola condizionata (assieme a quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria) se il sottostante non scende oltre il 29,32% dall’attuale quotazione. Considerando l’effetto memoria (36 cedole) ed il nominale, il certificato pagherebbe 1299,88 Euro, con un massimo rendimento potenziale lordo a poco meno di 3 anni intorno al 9,84% (8,75% annualizzato).

Viceversa, se Intesa Sanpaolo scendesse con più forza il certificato perderebbe, in %, un valore sostanzialmente uguale rispetto all’investimento diretto sul sottostante stesso (il certificato, come detto, quota praticamente sulla componente lineare).

Codice ISIN del prodotto

CH1369859421

Cliccandovi sopra verrete rimandati alla pagina del certificato targato Leonteq.

Nota Bene: il trading e l’attività d’investimento in generale possono comportare rischi significativi per il capitale, con perdite che potrebbero in alcuni casi eccedere il capitale iniziale. Gli scenari di mercato cambiano continuamente e le performance passate non rappresentano garanzia delle performance future. È pertanto fondamentale assicurarsi di aver compreso tali rischi. Le informazioni presentate in questo sito non sono in alcun modo da intendersi come sollecito all’investimento e sono rivolte ad un pubblico indistinto, non rappresentando in alcun modo attività di consulenza finanziaria personalizzata -e nemmeno generica-  in base ai profili di rischio e rendimento degli investitori. Ogni decisione di investimento è sotto la piena ed esclusiva responsabilità del lettore. Né l’autore né Investire Oggi saranno responsabili nei confronti di nessun utente né di qualsivoglia altra persona o entità per l’inesattezza delle informazioni o per qualsiasi errore od omissione nei suoi contenuti, a prescindere della causa di tali inesattezze, errori od omissioni.

Danilo Fieni

Lavora in InvestireOggi.it dal 2019 curando la sezione Certificati ed è laureato in finanza quantitativa.
La sua passione per il mondo finanziario lo ha portato ad approdare nel mondo dei certificati, analizzando in chiave oggettiva i flussi di pagamento di questi strumenti ed i relativi sottostanti, nonché curando le relazioni con alcuni dei professionisti del settore.
E' inoltre appassionato di trading ed investimenti, in cui svolge attività di ricerca quantitativa e di vantaggi statistici nel mondo dei mercati finanziari.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Debito pubblico settembre più vicino a quota 3.000 miliardi
Articolo precedente

Investitori stranieri e famiglie fanno incetta di BTp e il debito pubblico a luglio cala un po’

cambio età pensione
Articolo seguente

Come cambierebbe l’età per la pensione nel 2025