Come investire nel settore tecnologico USA con i certificati Phoenix Memory Callable di Leonteq?
Dall’emittente Elvetico una proposta per investire un importo di danaro limitato su un’azienda operante nell’industria dell’AI, delle GPU, e nel campo generale dei semiconduttori.
Il titolo sottostante è rappresentato da una società Big per capitalizzazione, come detto, del settore tecnologico americano.
A differenza degli altri certificati, dove di solito però il sottostante è direttamente un’azione, questo prodotto replica con leva X2 la performance del titolo sottostante.
Informazioni quantitative sul sottostante
In questo caso, il sottostante del certificato targato Leonteq è un ETF emesso da GraniteShares che ha il compito di replicare, con leva a X2, la performance giornaliera (raddoppia quindi la performance a rialzo o a ribasso) dell’azione Nvidia (NVDA), che non ha bisogno di presentazioni.
Essendo scritto su un prodotto che replica a leva l’andamento di NVDA, il rischio di correlazione si riferisce al solo mercato (NASDAQ100) – settore (tecnologia, industria dei semiconduttori) in cui il titolo azionario è quotato – opera.
NVDA possiede informazione storica più che sufficiente per poter fare adeguate valutazioni di stampo quantitativo. Ad esempio, analizzare i bilanci (ricavi, utili, FCF, vari ratios ecc) o la natura stocastica (mean reverting, random walk o momentum) che muove fondamentalmente il processo del prezzo del sottostante analizzato, potendo osservare possibili ed eventuali mutamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame analizzato.
Ad esempio dal punto di vista tecnico-quantitativo il titolo è “dominato” da una fortissima proprietà momentum (cioè con Hurst>0,5 e Significatività Statistica>99,9%) su 3 periodi analizzati (ossia 4096, 2048 e 1024 osservazioni di rendimenti logaritmici giornalieri). A seguire i risultati, con H che cresce al diminuire del periodo analizzato e Sign. Stat. che cresce al crescere del periodo analizzato: H_1024=0,608 con Sign. Stat.>99,968%; H_2048=0,606 e Sign. Stat.>99,989%; H_4096=0,586 con Sign.
Sul fronte del rischio vengono analizzati il rischio sistematico e la volatilità implicita, potendo dire di avere un’azione aggressiva e ad alta volatilità attesa espressa dalle opzioni a 30 giorni.
Per quanto riguarda il rischio sistematico, misurato dal ß rispetto al NASDAQ100, è possibile dire che la metrica risulta aggressiva (cioè Beta>1) su entrambi i periodi analizzati. Attualmente la metrica rolling a 5 anni (utilizzata nel calcolo del costo del capitale del WACC per il DCF perché più stabile) viaggia a 1,64 per NVDA: in altre parole, ad un +/-1% del NASDAQ100 il titolo sperimenta, mediamente, un +/-1,64%. A livello rolling a 1 anno, più sensibile ai cambiamenti del mercato, NVDA è sempre stata notevolmente aggressiva, ed attualmente pari addirittura a 1,92 (a seguire il grafico).
Sempre sul fronte del rischio, ma della volatilità implicita (la volatilità attesa espressa dalle opzioni a 30 giorni) si può dire che è mediamente elevata. Il valore corrente risulta stabile nella metà del range, a circa il 48,5%. Ciò rappresenta un margine medio comunque abbastanza buono per il tandem emittente-strutturatore (costruzione del certificato in termini di costi del pool opzionale sottostante), mentre l’investitore deve valutare: sottostante dell’asset structured product, livelli di redditività potenziale, conservatività della protezione applicata, scadenza, potenziali bias post emissione ecc.
Sul fronte fondamentale l’azienda è sana e altamente performante, e con i ratings si attribuisce un attuale e generale BUY-STRONG BUY. Nel dettaglio, la metrica degli earnings surprise di Zacks rileva attualmente uno STRONG BUY per NVDA. Dal punto di vista dei Free Cash Flows (FCF), il titolo produce sistematicamente cassa, almeno dal 2009 ad oggi, ed è quindi possibile effettuare una stima tramite la metrica dei Discounted Cash Flows (DCF): con questo modello si stima un BUY con un Prezzo Obiettivo Annuale di circa $ (+13,41% di rialzo potenziale).
E’ poi possibile individuare una caratteristica molto interessante e tipica delle aziende il cui valore di mercato è influenzato dall’uscita di news. In altre parole gli effetti indotti da queste news provocano degli spike al rialzo/ribasso, che poi vengono drenati in seguito grazie alle valutazione del “fair value” (analisi fondamentale). Sarebbe interessante analizzare il comportamento del valore di mercato in ottica event study analysis, e quindi la presenza di eventuali extra-rendimenti intorno alla finestra temporale di riferimento (in presenza dei bilanci trimestrali/stime ed analisi/nuove prodotti ecc).
In ultimo, ma non per importanza, NVDA elargisce dividendi atti alla strutturazione del prodotto.
Si passa ora a spiegare il meccanismo di base del certificato targato Leonteq riassunto nella struttura e districato nel funzionamento del payoff
Leonteq Certificati Phoenix Memory Callable: Struttura del certificate
Di seguito la struttura del certificato di Leonteq:
- Barriera Europea sul capitale con effetto Airbag (la barriera funge quindi anche da Strike nel calcolo del rimborso) posta al 50% del valore iniziale
- Trigger Cedolare posto al 50% del valore iniziale
- Cedole mensili condizionate del 2% (max. 24,00% annuo) sul valore nominale, con effetto memoria
- Opzione call mensile attiva dal 09.10.2024 (ossia dalla 3° data di valutazione)
- Opzione quanto che neutralizza il tasso di cambio
- Scadenza a 2 anni
- Valore nominale di 1000 Euro
- Prezzo lettera rilevato sulla pagina del sito a circa 972,25 – intorno alle 10:35 del 17.07.2024 –
Leonteq Certificati Phoenix Memory Callable: Funzionamento del Payoff
Questo certificato è stato emesso da Leonteq il 16.07.2024, ha data di valutazione finale/scadenza posta al 09.07.2026 (liquidazione 16.07.2026), è negoziato su EuroTLX (Cert-X) ed ha un valore nominale di 1000 Euro.
Meccanismo cedolare
Il Certificato di Leonteq paga quindi corpose cedole mensili condizionate di 20 Euro, cioè se l’ETF non scende oltre il trigger delle cedole, posto al 50% del livello iniziale. In altre parole il prodotto non deve perdere oltre la metà del suo valore iniziale affinché venga elargita la cedola dal contratto.
In caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola, che però viene immagazzinata in memoria e pagata assieme a tutte quelle eventualmente non pagate in precedenza quando si presenta la condizione del pagamento, ovvero quando il sottostante risale sopra il trigger in una delle date di valutazione successive.
Meccanismo di rimborso anticipato: Opzione Call
Ad ogni data di valutazione (attiva dal 4° mese) l’emittente ha il diritto, ma non l’obbligo, di richiamare i prodotti a sua discrezione. Nel caso in cui l’emittente eserciti tale diritto l’investitore riceve il 100% del valore nominale più le eventuali cedole dovute.
NB: In altre parole, se l’emittente esercita l’opzione call alla prima data si ottengono le eventuali 4 cedole più il nominale. Altrimenti si passa alla seconda data, ecc
Scadenza
A scadenza, se il prodotto non è stato richiamato anticipatamente si prefigurano 2 scenari:
- se alla data di valutazione finale il sottostante non scende sotto la barriera europea – della stessa entità del trigger cedolare -, il certificato paga il nominale più l’ultima cedola – e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria -;
- in caso contrario il certificato di investimento si prende a riferimento la performance del prodotto, pagando un valore pari al valore nominale del certificato moltiplicato per il rapporto fra valore finale e strike (che è più basso del valore iniziale) del suddetto sottostante
Da notare quindi l’opzione Airbag che limita le perdite solo per la parte eccedente lo strike, e che coincide con la barriera. Se ad esempio si ipotizzasse l’acquisto a 100 Euro, la barriera è al 50% dei valori iniziali e la performance del sottostante è pari al 45% dei valori inziali allora il valore di rimborso è di 90 Euro e non di 50 euro come nei classici Phoenix Memory, perdendo solo il 10% e non il 55% a fronte di un -55% del sottostante dalla quotazioni iniziale. In formule:
Valore di rimborso con Airbag al 50% = Valore Nominale x 45/50 = 90.00€ (performance prodotto = -10%)
In altre parole si moltiplica la parte eccedente di perdita oltre la barriera, il 5%, e si moltiplica per il rapporto airbag, pari a 2.
Dove:
Rapporto Airbag = valore iniziale / strike
Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore del prodotto può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale, il valore del sottostante deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.
Da notare anche la presenza dell’opzione quanto: nonostante i titoli su cui è scritto il certificato siano denominati in USD, il prodotto rimborsa sempre importi in Euro, non lasciando l’investitore esposto a variazioni (favorevoli o sfavorevoli) del cambio EUR/USD.
Il Sottostante
La situazione attuale sul sottostante dii questo certificato di Leonteq è la seguente:
GraniteShares x2 Long NVDA Daily ETF -> valore iniziale (82,28 USD), Barriera/trigger cedola (41,14 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura del 16.07.2024 a 71,71 USD, pari all’87,15% del valore iniziale)
Analisi dinamico-oggettiva del payoff a scadenza
In base alle quotazioni attuali del sottostante, ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) di circa 972,25 euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, data dal Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite %, verde per aumenti/guadagni %):
Se il certificato non è stato richiamato anticipatamente da Leonteq paga il nominale più l’ultima cedola condizionata (assieme a quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria) se il sottostante non scende oltre il -42,63% dall’attuale quotazione. Considerando l’effetto memoria (24 cedole) ed il nominale, il certificato pagherebbe 1480 Euro, con un massimo rendimento potenziale lordo a poco meno di 2 anni intorno al 52,22% (26,40% annualizzato).
Viceversa, se l’ETF scendesse con più forza il certificato perderebbe, in %, un valore inferiore rispetto all’investimento diretto sul sottostante stesso, grazie all’opzione airbag: a fronte del -50% del sottostante il certificato perde il -10,36% e così via.
Codice ISIN del prodotto
Cliccandovi sopra verrete rimandati alla pagina del certificato targato Leonteq.