All’interno della gamma di Certificati di Investimento emessi da Leonteq, fra i comunemente detti Phoenix Memory, ne balza all’occhio uno di recente emissione, perché consente di investire su 2 società americane appartenenti al macro-settore tecnologico.
Il tutto grazie ad un “investimento indiretto” di danaro relativamente limitato – taglio nominale unitario da 1000 Euro -.
Indiretto perché, a fronte di un impiego di denaro di poche euro è possibile investire su un portafoglio azionario di due aziende tecnologiche ma con core businesses differenti.
Informazioni quantitative sul portafoglio sottostante. Come investire su settore tecnologico direttamente o indirettamente
In questo caso, i sottostanti che non ha bisogno di presentazioni e quotati in America, sono rappresentati da: SolarEdge Technologies (SEDG) e Tesla (TSLA), entrambe quotate al Nasdaq100.
Osservazioni/conclusioni sul sottostante:
- La coppia azionaria ha core business differente ma rimane all’interno della tecnologia, essendo positivamente correlata (per banalità basti sovrapporre i due grafici su un arco di tempo di 5 anni e vedere soprattutto la ultima correzione molto simile con altrettanto recupero). Inoltre entrambe lavorano all’interno della transizione energetica e possiedono una quantità di informazione storica sufficiente per analizzare, su stampo quantitativo, quale sia il processo stocastico che muove fondamentalmente il prezzo dei 2 sottostanti analizzati, potendo ad esempio notare eventuali cambiamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame analizzato.
- Per il multiplo Price / Earning – P/E – si può osservare e supporre/concludere questo. Quello attuale del macro-settore tecnologico è a circa 25-30x, mentre per SolarEdge Technologies e Tesla si trova rispettivamente a circa a 65x a 162x. Quindi il portafoglio presenta un P/E medio – circa 113x – nettamente superiore al settore tecnologico che rispetto ai settori specifici, potendo classificare le aziende ancora come sopravvalutate nonostante la correzione del suddetto macro-settore (il mercato sicuramente considera queste aziende come aziende growth). NB: esistono metriche molto più significative e complete per effettuare questa valutazione (ad esempio valutare la metrica P/EBITDA o EV/EBITDA per valutare la redditività operativa e i Net Cash Flows per valutare la cassa effettivamente prodotta dalle aziende), nonché confronti in ottica peer group analysis magari con il ricorso alla tecnica statistica del clustering.
- Un ulteriore analisi di valutazione può esser fatta con il rapporto Price/Book ratio.In pratica misura il rapporto fra il prezzo di mercato dell’azione e il prezzo per azione che scaturisce dal bilancio (dato a sua volta dal capitale proprio diviso il numero di azioni in circolazione). Se maggiore di 1 significa che il mercato valuta l’azione più di quanto scaturisce dal bilancio della società e viceversa se minore è sottovalutata. Attualmente questo rapporto per SEDG e TSLA è pari a circa 13x e 35x. Anche secondo tale valutazione Tesla è la più valutata dal mercato.
- E’ poi possibile individuare una caratteristica molto interessante e tipica delle aziende il cui valore di mercato è influenzato dall’uscita di news/ufficialità/stime/bilanci trimestrali. Dati i diversi core businesess occorrerebbe valutare ad esempio: il numero di ordini di autovetture per Tesla, stime e i bilanci con eventuali discostamenti ecc (su Tesla questa strategia funziona, mentre sarebbe interessante analizzare SolarEdge Technologies). In altre parole gli effetti indotti da queste news provocano degli spike al rialzo/ribasso, che poi vengono drenati in seguito grazie alle valutazione del “fair value” (analisi fondamentale). Sarebbe interessante analizzare il comportamento del valore di mercato in ottica event study analysis e quindi la presenza di eventuali extra-rendimenti intorno alla finestra temporale di riferimento in presenza dei bilanci trimestrali/news/ufficialità di nuovi prodotti/acquisti/tecnologie ecc.
- Per quanto riguarda il rischio sistematico, il ß, è possibile dire questo (calcolato su una rolling window di 5 anni). Il comportamento è erratico per entrambi titoli e per SolarEdge Tecnologies si sono presentate anche delle dinamiche assicurative del titolo, ovvero a ß negativo.Attualmente è possibile dire questo: il Beta di TSLA è pari a circa 2 mentre per SEDG viaggia intorno ad 1 quindi si può dire di avere un portafoglio aggressivo nei confronti del benchmark (1,5). Sarebbe interessante notare i comportamenti di un modello multifattoriale
- Completando le analisi delle caratteristiche quantitative del titolo, la volatilità implicita (per convenzione calcolata su un “forward period” di 30 giorni) è stata sempre mediamente piuttosto elevata (arrivando a picchi di massimo oltre il 100% per entrambe i titoli). Ciò ha giovato sicuramente contemporaneamente al tandem emittente-strutturatore (costruzione del certificato in termini di costi del pool opzionale sottostante), mentre l’investitore deve valutare: composizione sottostante del cross-asset structured product, livelli di redditività potenziale, conservatività della protezione applicata, scadenza, potenziali Bias indotti da aumenti di volatilità ecc.
Commento:
- inserire attualmente i titoli direttamente in portafoglio solo in momenti di salita del benchmark, con ribilanciamenti periodici e con a monte logiche di ranking
- se non si ha troppo capitale a disposizione è possibile utilizzare questo certificato, magari attenendo aumenti di volatilità (prendendo a riferimento il VIX, che ora è sui 20 punti circa) che possano causare cali di prezzo del certificato, e che comunque presenta caratteristiche molto interessanti dal punto di vista di redditività potenziale, protezione condizionata e scadenza.
Si passa ora ad esplicare il meccanismo di base del certificato (estrapolato mediante lettura dei documenti fondamentali, che costituiscono il quadro tecnico-normativo estrapolabili anche dal sito per meglio comprendere le caratteristiche primarie del prodotto cartolarizzato).
Leonteq Certificati Phoenix Memory: punti salienti, come investire sul settore tecnologico indirettamente
- Barriera europea di protezione sul capitale pari al 50% dei valori iniziali
- Trigger cedole al 50% dei valori iniziali
- Cedole trimestrali condizionate del 5,00% (massimo 20,00% annuo sul taglio nominale di 1000 Euro) con effetto memoria
- Autocall trigger trimestrale – che permette di ricevere il rimborso anticipato- osservabile dal 2° trimestre (dal 22.09.2022) e decrescente a step del 5% ogni trimestre: dal 95% al 65% dei valori iniziali
- Opzione quanto che neutralizza il tasso di cambio
- Efficienza della fiscalità degli Investment Certificates, per maggiori info si legga anche: Recupero Minusvalenze? Sfrutta l’efficienza della fiscalità dei certificati, spunti operativi
- Valore nominale unitario di 1000 Euro
- Prezzo lettera rilevato sulla pagina del sito a circa 1006,61 Euro – intorno alle 11:25 del 31.03.2022 –
Leonteq Certificati Phoenix Memory: funzionamento del payoff, come investire sul settore tecnologico indirettamente
Questo prodotto, della categoria certificati di investimento conosciuti come Phoenix Memory, è stato emesso da Leonteq il 25.03.
Meccanismo cedolare
Il Certificato di Investimento Memory Cash Collect in questione paga cedole trimestrali condizionate di 50 Euro, cioè se tutti e 2 i sottostanti non scendono oltre il trigger delle cedole, posto al 50% dei valori iniziali; in caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola, che però viene immagazzinata in memoria e pagata assieme a tutte quelle eventualmente non pagate in precedenza quando si presenta la condizione del pagamento, ovvero quando tutti e 2 i sottostanti risultano sopra il trigger in una delle date di valutazione successive.
Meccanismo di rimborso anticipato automatico: Autocall
Il meccanismo Autocall permette di ottenere il rimborso anticipato, grazie all’autocall trigger trimestrale, a partire dal 4° trimestre e pari al 100% dei valori iniziali dei sottostanti. In pratica, ad ogni data di valutazione si hanno due scenari:
- se il prezzo di ogni sottostante è pari o superiore all’autocall trigger il certificato rimborsa il valore nominale più la cedola del trimestre in questione (e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria);
- in caso contrario la vita del prodotto continua.
NB: In altre parole, se scatta il meccanismo di autocall alla prima data si ottengono 2 cedole più il nominale, ossia 1100 Euro, per un rendimento massimo potenziale 6 mesi di circa il % rispetto il suddetto prezzo lettera. Altrimenti si passa alla seconda data ecc
Scadenza
A scadenza, se il prodotto non si è estinto anticipatamente, si prefigurano 2 scenari:
- se alla data di valutazione finale tutti i sottostanti non scendono sotto la barriera europea – della stessa entità del trigger cedolare -, il certificato paga il nominale più l’ultima cedola – e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria -. In altre parole si otterrebbero 8 cedole più il nominale, ossia 1400 euro.
- in caso contrario il certificato di investimento Phoenix Memory replica linearmente la performance del sottostante Worst Of (ossia con un valore finale in % più basso rispetto al relativo valore iniziale), pagando un valore pari al valore nominale del certificato per la performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale) del suddetto sottostante.
Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore dei sottostanti può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale, il valore dei sottostanti deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.
Da notare anche la presenza dell‘opzione quanto: nonostante i titoli su cui è scritto il certificato siano denominati in USD, il prodotto rimborsa sempre importi in Euro, non lasciando l’investitore esposto a variazioni (favorevoli o sfavorevoli) del cambio EUR/USD.
Leonteq Certificati Phoenix Memory: il portafoglio sottostante con commento sulla componente lineare
La situazione attuale sul portafoglio sottostante – di questo Certificato Phoenix Memory Step Down – è la seguente:
- SolarEdge Technologies: valore iniziale (325,11 USD), Barriera/trigger cedola (162,555 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 30.03.2022 a 314,23 USD, pari al 96,65% del livello iniziale)
- Tesla: valore iniziale (993,98 USD), Barriera/trigger cedola (496,99 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 30.03.2022 a 1093,99 USD, pari al 110,06% del livello iniziale)
NB: Per ora il WO è rappresentato da SEDG. Già dal fatto che il WO sia al 96,65% e che il prezzo lettera del certificato sia di poco superiore a 966,50 Euro si può intuire che il certificato quoti con un piccolissimo premio sulla componente lineare. Per maggiori informazioni sul concetto di quotazione o sconto sulla lineare si legga anche: I certificates: quotazione a sconto o a premio sulla lineare. Una delle determinanti è la volatilità!
Analisi dinamico-oggettiva
SEDG per ora rappresenta il Worst Of (WO). In base alle quotazioni attuali del WO, ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) di circa 1006,61 Euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, data dal Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante WO dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite %, verde per aumenti/guadagni %) a parità di condizioni sugli altri sottostanti:
Se il certificato non si è estinto anticipatamente paga il nominale più l’ultima cedola condizionata, ottenendo 1050 euro, se il sottostante WO non scende oltre il -48,26% dall’attuale quotazione. Considerando l’effetto memoria il certificato pagherebbe 1400 euro, con un massimo rendimento potenziale lordo a 2 anni di circa il 39,08% rispetto il suddetto prezzo lettera.
Infine, se il WO scendesse con più forza il certificato perderebbe, in %, un valore leggermente superiore rispetto all’investimento diretto sul WO stesso (il certificato quota con un piccolissimo premio sulla componente lineare).
Codice ISIN del prodotto
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