Visti i precedenti relativi alla restituzione della quattordicesima pensioni degli anni passati (con le relative polemiche), e a maggior ragione ora che è stata ampliata la platea di beneficiari, l’Inps ha messo le mani avanti. Ecco spiegato il motivo per cui molti pensionati ai quali è stata riconosciuta la quattordicesima nella pensione di luglio 2017, in questi giorni hanno ricevuto una lettera da parte dell’Inps in cui si comunica il beneficio ma, immediatamente, si specifica che si tratta di una somma aggiuntiva riconosciuta in via provvisoria, al netto di successivi controlli.
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Quattordicesima pensioni: perché l’Inps la definisce provvisoria?
Nella missiva dell’Inps si specifica quindi che non è esclusa in futuro la richiesta di restituzione della somma versata a titolo di quattordicesima sull’assegno pensionistico del mese di luglio. In linea di massima quindi chi ha ricevuto questa lettera ha diritto alla quattordicesima pensione, anche in virtù dell’ampliamento di quest’anno della platea di beneficiari. Tuttavia potrebbe accadere che l’Inps riscontri errori che hanno portato al riconoscimento della 14sima sulla pensione e quindi intervenga con la richiesta di restituzione della somma extra versata sull’assegno di questo mese. I pensionati sono avvisati da subito anche se la missiva non ha mancato di suscitare critiche e polemiche perché si riconosce di fatto un diritto mettendo però subito le mani (avanti) sulla pensione. Come dire: l’Inps dà lo zuccherino ai pensionati ma è subito pronto a ritrarre la mano. Parliamo di assegni medio-bassi, nonostante l’ampliamento della platea, quindi una pretesa del genere potrebbe pesare su pensionati che, su quella cifra, una volta accreditata, hanno fatto affidamento. E’ un discorso che presenta delle analogie al caso del bonus Renzi sugli stipendi che hanno superato di poco la soglia massima consentita.
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