L’Euribor cambia, mutui a tasso variabile a rischio?

Tempi “sospetti” per la riforma Tornando alla riforma, essa punterebbe a spostare la formazione dai suddetti 20 istituti ai dati provenienti dalle transazioni sul mercato, almeno quelle che presentino caratteristiche appropriate, verosimilmente non soggette a eccessiva volatilità. Per mettere insieme opposte esigenze, l’EMMI potrebbe optare per una soluzione intermedia: utilizzo dei dati sulle transazioni di mercato e ricorso ad altri alternativi (quelli attuali?) per il caso in cui i primi non fossero disponibili. E’ evidente come la riforma sia destando allarme per le ripercussioni potenzialmente anche violente che potrebbe scatenare. Va detto, comunque, che il biennio tra fine 2017 e
7 anni fa
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Tempi “sospetti” per la riforma

Tornando alla riforma, essa punterebbe a spostare la formazione dai suddetti 20 istituti ai dati provenienti dalle transazioni sul mercato, almeno quelle che presentino caratteristiche appropriate, verosimilmente non soggette a eccessiva volatilità. Per mettere insieme opposte esigenze, l’EMMI potrebbe optare per una soluzione intermedia: utilizzo dei dati sulle transazioni di mercato e ricorso ad altri alternativi (quelli attuali?) per il caso in cui i primi non fossero disponibili.

E’ evidente come la riforma sia destando allarme per le ripercussioni potenzialmente anche violente che potrebbe scatenare.

Va detto, comunque, che il biennio tra fine 2017 e fine 2019 servirà proprio a valutarne l’impatto giorno per giorno e, in ogni caso, appare inverosimile che le autorità preposte concedano il via libera a cambiamenti destabilizzanti.

D’altra parte, suona un po’ curioso che i propositi di riforma siano arrivati proprio in coincidenza con una fase dei tassi ai minimi storici sulle brevi scadenze. Che vi siano pressioni da parte del sistema bancario per consentire agli istituti di alzare le rate di mutui e prestiti, essendo queste di fatto ferme da troppo tempo a livelli bassi? Tutto può essere e per questo serve essere vigili. La necessità della riforma resta valida per le ragioni di trasparenza e di rispondenza al mercato di cui sopra. I tempi scelti destano qualche dubbio e in sé non appaiono i migliori possibili, tenendo conto che nei prossimi mesi il mercato monetario europeo sarà attraversato da possibili tensioni per il graduale taglio degli stimoli da parte della BCE (“tapering”). A quel punto, la riforma rischia di esacerbare la volatilità sui tassi, accrescendo le incertezze tra i clienti delle banche. (Leggi anche: Previsioni Pimco: tassi bassi per decenni)

 

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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