L’Europa respinge la flessibilità sui conti per l’Italia: servono 20 miliardi

Alti rischi per la sostenibilità del debito pubblico italiano nel medio termine. La Commissione europea respinge nuove dosi di flessibilità e chiede un maggiore avanzo primario.
9 anni fa
2 minuti di lettura

   

Bassi tassi non dureranno per sempre

Ma quali sarebbero i rischi principali nei prossimi anni? Il rapporto li indica chiaramente, quando spiega che i bassi tassi non dureranno per sempre, calcolando che un loro aumento dell’1% sul debito da rinnovare dal 2016, congiuntamente a una minore crescita nominale dello 0,5% (pil reale + inflazione) determinerebbe un aumento del rapporto tra debito e pil del 7%. Affinché l’Italia possa registrare un debito pubblico al 60% del pil entro il 2030, continua, dovrebbe chiudere ogni esercizio con un surplus fiscale primario al 4,2% del pil, un obiettivo considerato “molto ambizioso” e, quindi, non credibile.

Sarebbe già tanto, conclude, se i paesi della UE riuscissero a mantenere un avanzo dell’1%, in linea con il trend medio del periodo 1980-2015. Per l’Italia non dovrebbero esserci problemi a centrare il target di un avanzo del 2,5%, grazie alla riforma delle pensioni, che compenserebbe la crescita attesa della spesa sanitaria e assistenziale. Sulla base di queste 2 pagine piene di cifre e argomentazioni, sarà molto difficile che la Commissione europea conceda al governo Renzi maggiore flessibilità di quanta non ne abbia ottenuta già per le riforme, gli investimenti e l’immigrazione. Per quanto non implichi automaticamente un giudizio negativo sulla legge di stabilità dell’anno in corso, atteso in primavera, non depone di certo a suo favore, specie per il riferimento ai seri rischi di sostenibilità del nostro debito nel medio termine.    

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Paradisi Fiscali e Società Offshore: quali vantaggi offrono e perchè?

Articolo seguente

Alto Trevigiano Servizi lancia hydrobond da 30 milioni