Affrontiamo in questo articolo, senza velleità esaustive, un argomento caro al mondo del trading, ma poco noto al piccolo risparmiatore: la possibilità di effettuare un investimento, sfruttando la leva finanziaria (leverage, in inglese). Ma di cosa parliamo? Immaginate di volere acquistare 1.000 azioni di una società X, il cui prezzo cadauna fosse di 10 euro. In tutto, dovreste spendere 10.000 euro. Se il vostro capitale complessivo da investire fosse, per ipotesi, proprio pari a 10.000 euro, ciò implica che con un solo atto d’investimento avrete esaurito le risorse a vostra disposizione, non potendo più acquistare alcunché.
Leverage, come funziona
Per questo, esiste la possibilità di acquistare titoli, depositando al provider (il fornitore dei servizi finanziari) un margine del valore totale dell’investimento. Nel caso di cui sopra, se ipotizziamo una leva di 10:1, significa che dovremmo depositare un margine di appena 1.000 euro, acquistando ugualmente tutte le 1.000 azioni dal valore totale di 10.000 euro, perché sarà il provider stesso a coprire la differenza. Ciò ci consente, quindi, di aumentare la varietà degli investimenti da compiere, potendo massimizzare la liquidità a vostra disposizione. Attenzione: i vostri guadagni e le vostre perdite saranno ugualmente commisurati al valore dell’intero capitale investito, non al margine depositato, il quale serve solo per coprire l’eventuale perdita accusata. Esempio: il prezzo delle azioni della società X aumenta del 30%, per cui il vostro investimento vale ora 13.000 euro. Vi porterete a casa un guadagno di 3.000 euro, al lordo delle imposte e delle commissioni per il trading. Tutto questo, avendo puntato solamente 1.000 euro. Comodo no?