Avete prenotato l’hotel online e, giunti sul posto, vi siete resi conto con somma delusione che dal vivo non corrisponde a quello nelle foto e nella descrizione? Cosa fare. E’ veramente frustrante giungere nella destinazione delle vacanze dopo aver a lungo sognato le ferie e accorgersi che al posto dell’hotel di design e accogliente prenotato ci si trova in un albergo squallido o in una camera sporca. Le buone notizie sono due: la prima è che oggi questo rischio è sempre meno frequente perché, quando si prenota un hotel online, si ha modo di controllare le recensioni degli utenti e in alcuni casi, oltre alle foto ufficiali, si possono vedere anche quelle scattate dai viaggiatori precedenti; la seconda è che, qualora ci si trovi in questa spiacevole situazione, la legge offre strumenti di tutela.
Cosa fare, dunque, se non si vuole soggiornare nell’hotel perché non corrispondente a quello descritto nella prenotazione o sul catalogo vacanze dell’agenzia di viaggi?
Farsi cambiare stanza d’hotel è un diritto?
Partiamo dal caso più facilmente risolvibile, ovvero quello in cui il problema non sia nella struttura fatiscente ma “solamente” nella poca pulizia della camera assegnata. Il cliente ha diritto a farsi cambiare la stanza. La prima cosa da fare quindi è reclamare con il direttore dell’hotel. E se non è disponibile una camera equivalente a quella prenotata e che ne rispetti gli standard, la struttura dovrà provvedere ad un upgrade gratuito.
Hotel squallido: quando spetta il risarcimento danni
Se la prenotazione è stata fatta tramite agenzia, è anche possibile inviare richiesta di reclamo, secondo i modi previsti, all’intermediario del servizio. E’ importante che il reclamo sia tempestivo (non oltre i 10 giorni dal rientro dalle vacanze anche se la Cassazione non lo ha inteso come un termine di decadenza del diritto) e che siano allegate anche eventuali foto.
La Corte di Cassazione è andata oltre stabilendo che, in caso di viaggio prenotato tramite tour operator, l’agenzia dovrà non solo rimborsare le spese ma anche risarcire al turista il danno morale da vacanza rovinata. Fornendo le informazioni errate al cliente, infatti, l’agenzia si rende responsabile del danno da vacanza rovinata ed è quindi tenuta al risarcimento.