Sempre più banche offrono soluzioni come i libretti di risparmio per bambini da 0 a 12 anni che soddisfano la preoccupazione dei genitori intenzionati a creare una sicurezza per i figli fin da quando questi sono molto piccoli. Questi prodotti bancari o postali intestati a minorenni prevedono l’accumulo graduale di capitale: in pratica l’obiettivo è formare una sorta di salvadanaio in banca. Ma convengono davvero?
Libretti di risparmio per bambini: offerte a confronto
L’offerta del Banco Popolare pensata per i bambini entro i 12 anni si chiama Bruco Conto: gli interessi maturano ogni giorno (ma solo a partire da una certa soglia).
Ad attrarre i piccoli risparmiatori è inoltre è il catalogo giochi-premi: viene accreditato un punto per ogni 10 euro versati. La mascotte che pubblicizza il prodotto, ovvero il bruco “Bruky”, conferma che la banca si rivolge direttamente ai bambini, con l’obiettivo dichiarato di sensibilizzarli al risparmio allettandoli con giochi. Di fatto si tratta di un conto deposito dal saldo massimo di 10.000 euro i cui versamenti sono vincolati a quattro anni. La chiusura anticipata comporta la perdita degli interessi maturati. Il libretto funziona come certificato al portatore: eventuali terzi che se ne impossessano fraudolentemente diventano legittimati ad esigere la riscossione del capitale. Vyp Junior è il libretto di risparmio per bambini proposto da Friuladria del gruppo Credit Agricole: il saldo massimo sale a 15 mila euro e sono ammessi prelievi per un massimo di 250 euro giornalieri e 5000 mensili. Anche in questo caso i costi di gestione sono minimi e oltretutto è ammessa la recessione su iniziativa dei genitori o del giudice tutelare senza penalità. Unicredit risponde con Genius Bimbi: zero costi di gestione fino al compimento del tredicesimo anno di età. Il libretto di Credem pensato per i più piccoli si chiama Baby New Generation: niente più che un conto deposito libero riservato agli under 12 che vengono allettati con un regalo di apertura e un regalo a Natale.
Chiudiamo la rassegna con Io Cresco di Poste Italiane: il rendimento è del 3% annuo lordo (il più alto nella sua categoria) e per depositi superiori a 5000 euro è prevista l’esenzione dell’imposta di bollo di 34,20 euro.
Libretti di risparmio per bambini vs conti deposito: quale conviene di più?
Tutte le proposte sopra descritte sono accomunate dalla volontà di coinvolgere i bambini nel sistema bancario sensibilizzandoli al risparmio. C’è chi lo trova istruttivo, chi un po’ triste. Tuttavia, limitando l’analisi ad un punto di vista prettamente pratico e di convenienza, appare più opportuno optare per un conto deposito standard. Questi ultimi infatti hanno mediamente rendimenti più alti e vincoli meno restrittivi. Va tenuto presente peraltro che le prospettive di inflazione rischiano di azzerare del tutto il margine di guadagno dei libretti per bambini.
In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.