Libretti di risparmio postale: costi, delega e ritenuta fiscale interessi maturati

Ecco le principali caratteristiche dei libretti di risparmio postale tra cui i costi e la ritenuta fiscale sugli interessi.
5 anni fa
1 minuto di lettura
libretti postale

I libretti di risparmio postale sono dei validi strumenti per mettere al sicuro i propri risparmi. Sono infatti garantiti dallo Stato Italiano ed inoltre non hanno alcun costo di apertura e di gestione. Ecco allora le info sui costi, le commissioni, la delega e la ritenuta fiscale sugli interessi maturati.

Costi e ritenuta fiscale libretto di risparmio postale

Esistono varie tipologie di libretti di risparmio per rispondere al meglio ad ogni esigenza. Ci sono anche quelli in forma dematerializzata grazie ai quali sarà possibile versare e prelevare in sicurezza presso tutti gli sportelli Postamat direttamente con la “carta libretto”.

Il libretto ordinario e quello smart, poi, si potranno consultare direttamente online in modo tale da tenere sotto controllo movimenti e saldo.

Come già anticipato, chi aprirà un libretto di risparmio non dovrà sostenere alcuna spesa o commissione nemmeno per la gestione o per l’estinzione di esso. Potranno però essere applicati degli oneri fiscali secondo quanto previsto dalla normativa vigente in materia. Un costo da sostenere ci sarà. Parliamo di quello per la duplicazione del libretto che sarà di 1,55 euro.

Delega libretto di risparmio: le info

Chi ha un libretto di risparmio potrà delegare al massimo 4 persone a rappresentarlo nei rapporti con Poste Italiane. Ovviamente si dovrà e sottoscrivere l’apposita documentazione per il conferimento della delega e ciò dovrà avvenire presso l’ufficio di Poste Italiane di radicamento ovvero quello in cui si è aperto il libretto. La documentazione dovrà essere anche sottoscritta dal delegato che dovrà essere presente in quanto dovrà firmare.

L’intestatario del libretto, poi, avrà anche un’importante facoltà ovvero quello di indicare eventuali limiti di potere dei suoi rappresentanti. Per quanto riguarda il libretto dematerializzato, l’intestatario potrà soltanto conferire una delega generale. Il delegato, poi, riceverà una carta libretto che sarà a lui intestata.

Infine per quanto riguarda le modifiche o le revoche delle facoltà date ai delegati o anche le rinunce di questi ultimi, esse non saranno opponibili a Poste fino a quando quest’ultima non riceverà presso l’ufficio di radicamento la comunicazione presentata a mano o mediante lettera raccomandata con ricevuto di ritorno.

Leggete anche: Libretto di risparmio postale: caratteristiche cointestato, costi e le limitazioni.

[email protected]

alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.