Libretti di risparmio postale: le principali tipologie

Ecco i principali libretti di risparmio postale e le loro caratteristiche più importanti.
5 anni fa
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I libretti di risparmio postale sono emessi dalla CDP ovvero dalla Cassa Depositi e Prestiti e garantiti dallo Stato Italiano. Nel dettaglio, sono degli strumenti finanziari pensati per la gestione del denaro ed inoltre possono anche avere la funzione di “conto di regolamento”  per obbligazioni, buoni, polizze o altri titoli. Esistono varie tipologie: ecco i più importanti.

I libretti ordinari

I libretti ordinari postali sono quelli senza alcuna spesa di gestione o commissione tranne gli oneri di natura fiscale. Con essi, è possibile versare e prelevare in tutti gli uffici postali anche con la carta libretto e sono sottoscrivibili in tutti gli uffici postali.

Oltre al cartaceo, sarà possibile aprire i libretti anche in forma dematerializzata e con essi non si avrà quindi bisogno del titolo cartaceo per effettuare operazioni. Con entrambe le tipologie di libretto, inoltre, si potranno ricevere bonifici associando il conto corrente bancario nell’ufficio postale. In più su di essi sarà possibile accreditare la pensione e, con l’assicurazione gratuita, non si dovrà più temere che vi sia il furto del denaro quando verranno eseguiti prelievi. Ricordiamo che l’assicurazione coprirà un massimo di 700 euro annui.

I libretti ordinari potranno essere intestati a persone fisiche e giuridiche ed  il numero massimo di intestatari potrà essere di quattro unità. Per quanto concerne gli interessi, essi matureranno dal giorno del versamento e fino a quando il libretto non verrà estinto (la capitalizzazione annua sarà al 31 dicembre). Nel dettaglio il tasso nominale annuo lordo sarà dello 0,01% e tale cifra è in vigore dal 18 febbraio del 2016.

Per quanto concerne gli oneri fiscali, infine, la ritenuta sarà del 26% sugli interessi mentre l’imposta di bollo per libretti persona fisica sarà di 34,20 euro mentre per persona giuridica di 100 euro solo se la giacenza media annua complessiva (ovvero di quelli che avranno la stessa intestazione) sarà superiore ai 5.000 euro.

I libretti smart di Poste Italiane

I libretti smart saranno quelli grazie ai quali si potranno gestire i propri risparmi anche direttamente dall’applicazione BancoPosta, da Risparmio Postale online e dagli sportelli Atm. Inoltre, chi aderirà all’offerta Supersmart e porterà alla scadenza l’accantonamento ovvero la somma vincolata, avrà un tasso di interesse maggiore.

Ricordiamo che sia con il libretto smart che con quello ordinario si avrà la carta libretto ovvero la carta di prelievo e versamento collegata ad uno dei due libretti. Con essa sarà possibile effettuare versamenti presso tutti gli uffici postali e presso questi ultimi e gli Atm Postamat anche prelevare denaro, controllare il saldo dei propri movimenti ed effettuare operazioni di girofondi da o verso il libretto smart.

Gli interessi matureranno dal giorno del versamento fino alla data di estinzione del libretto con una capitalizzazione annua al 31 dicembre mentre la ritenuta sugli interessi sarà del 26%. Per quanto riguarda l’imposta di bollo, varranno le stesse regole per i libretti ordinari. Inoltre se il libretto non presenterà un saldo sufficiente all’addebito dell’intero importo dovuto esso si estinguerà. In questo caso, una volta che il libretto incapiente verrà estinto, si applicherà la legge di compensazione del credito sugli altri libretti di risparmio postale con la stessa intestazione.

Leggete anche: Panoramica buoni fruttiferi postali: tasso, rendimento garantito e interessi

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alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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