Continua ad avere fascino il libretto di risparmio postale nonostante i rendimenti, il più delle volte, pressoché nulli. Si tratta di uno strumento di risparmio che ha una lunga storia, nasce infatti nel 1976 grazie a Quintino Sella che era il ministro delle finanze dell’Epoca. Costui, dopo 10 lunghi anni di titubanze di fronte all’intromissione dello Stato nell’economia, istituì le Casse di Risparmio Postale alle quali i cittadini poterono rivolgersi per depositare e far fruttare i loro averi.
Ad oggi con il libretto di risparmio postale si possono effettuare tutta una serie di operazioni come versare e prelevare presso tutti gli uffici postali e non solo.
L’offerta Supersmart
Il libretto di risparmio postale offre un rendimento annuo lordo dello 0,001%. Sottoscrivendo, però, quello Smart e non l’ordinario è possibile accantonare delle somme nell’offerta Supersmart che è quella che offre un tasso di interesse più alto alla scadenza. Al momento l’unica disponibile è la 180 giorni che, come si evince dal nome, dura tale arco temporale e offre sulla somma investita (accantonata) un tasso di interesse lordo dell’1,50%. L’attivazione di tale offerta può avvenire direttamente dal sito ufficiale di Poste Italiane (ovviamente previa registrazione) ma anche dall’applicazione BancoPosta o presso l’ufficio postale. Nel caso in cui, però, si decida di non portare a termine l’accantonamento, verrà riconosciuto il tasso base del libretto Smart che, come nel caso dell’ordinario, è dello 0,001%.
Delegati, quanti possono essere?
Alla domanda: quanti delegati possono operare sul libretto di risparmio, risponde Poste Italiane. La società partecipata dallo Stato ha spiegato che l’intestatario può delegare alle operazioni una o più persona ma massimo quattro.
Inoltre dalle FAQ di Poste Italiane, si apprende che l’intestatario del libretto di risparmio cartaceo potrà anche porre dei paletti. Potrà infatti decidere cosa potrà fare e non fare il suo delegato. Nel caso, invece, di libretto dematerializzato potrà solo dare mandato di delega generale a operare sul rapporto. Il delegato, in questo caso, riceverà una carta libretto intestata a sé.