Libri contabili obbligatori: scadenze e conservazione, guida completa

Libri contabili obbligatori: quali sono, per quando tempo bisogna conservarli e quali scadenze bisogna rispettare. Ecco una breve guida.
8 anni fa
4 minuti di lettura

Libri contabili obbligatori quali sono, come vengono conservati e quali scadenze rispettare: ecco una guida completa
Sono tenuti all’obbligo dei libri contabili gli imprenditori che adottano la contabilità ordinaria ai sensi della normativa civilistica e fiscale.  Sono esonerati dalla tenuta dei libri contabili i soggetti che adottano la contabilità semplificata.

Libri contabili obbligatori: normativa civilistica

L’art. 2214 del codice civile, sancisce ai fini civilistici, l’obbligo di tenuta delle scritture contabili,  secondo cui l’imprenditore che esercita un’attività commerciale deve tenere il libro giornale e il libro degli inventari.

Libri contabili obbligatori: chi è escluso?

Ai sensi del comma 3, dell’articolo 2214 del codice civile, sono esclusi dall’obbligo di tenuta delle scritture contabili piccoli imprenditori, ad esempio: gli artigiani, i piccoli commercianti, ecc.

Libri contabili obbligatori

I libri contabili obbligatori sono:

  • il libro giornale;
  • il libro degli inventari;
  • il libro delle scritture ausiliarie (mastro);
  • i registri Iva (acquisti, vendite e/o corrispettivi);
  • il registro dei beni ammortizzabili;

Libro giornale

Il codice civile, secondo l’art. 2219, stabilisce che la tenuta del libro giornale deve avvenire secondo le norme di un’ordinata contabilità. Non si possono fare correzioni e cancellazioni, se fatte devono essere leggibili. Non è ammessa sul libro giornale la scrittura a matita. Secondo l’art. 22 del DPR N. 600/1973, Le annotazioni sul libro giornale devono essere effettuate entro 60 giorni dall’avvenuta operazione.

Libro inventari

La norma stabilisce l’obbligo della tenuta del libro inventari, che come il libro giornale deve essere tenuto secondo un’ordinata contabilità. Il libro inventari viene redatto per la prima volta all’atto della costituzione dell’impresa, poi successivamente ogni anno che coincide con il periodo amministrativo. Il libro inventario deve essere sottoscritto dal titolare dell’impresa, sia che si tratti di un titolare d’impresa individuale sia che si tratti di un rappresentante legale di società.


Il libro inventario deve essere sempre sottoscritto e in caso di controllo è espressamente richiesta la sottoscrizione dell’inventario, non è sufficiente la disponibilità su supporto magnetico o la stampa in presenza del verificatore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Enel Servizio Elettrico: differenza tra tariffa Bioraria D1(pompe di calore), D2 e D3 e costi

Articolo seguente

Un minibond per le giostre: Zamperla 4% 2017