Libro unico del lavoro: dal 2017 in via telematica

Libro unico del lavoro, la sua tenuta, l’aggiornamento e la conservazione dei dati avverrà in modo telematico presso il Ministero del Lavoro, dal 2017.
8 anni fa
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Libro unico del lavoro: come dev’essere conservato? Cosa stabilisce la norma?

Il Libro unico del lavoro, prima dell’entrata in vigore del D.L. 112/2008, era il datore di lavoro che doveva tenere e conservare una serie di libri e documenti connessi allo svolgimento del rapporto di lavoro, cioè il libro matricola e il libro paga.

Dal 1° gennaio 2009, il Libro Unico del Lavoro ha sostituito il libro matricola e paga  semplificando, così, alcuni adempimenti di natura formale nella gestione dei rapporti di lavoro.

Numerose sono state le semplificazione con l’introduzioni del Libro Unico del lavoro, anche per le assunzioni disabili.

Libro Unico del Lavoro: quale funzione ha?

Il libro unico del lavoro ha la funzione di documentare lo stato effettivo di ogni singolo rapporto di lavoro e rappresenta per gli organi di vigilanza lo strumento attraverso il quale verificare lo stato occupazionale dell’impresa.

Il datore di lavoro privato, a meno che non sia un datore di lavoro domestico, deve istituire e tenere il libro unico del lavoro, sul quale iscrivere i lavoratori subordinati, i collaboratori coordinati e continuativi (con o senza progetto) e gli associati in partecipazione con apporto lavorativo.

Come si realizza il Libro unico del lavoro?

Il libro unico del lavoro si realizza mediante uno dei seguenti sistemi:

  • elaborazione e stampa meccanografica su fogli mobili a ciclo continuo, preventivamente numerati in ogni pagina e vidimati dall’Inail o da soggetti abilitati (tipografie) a stampa laser, con autorizzazione preventiva dell’Inail alla stampa e alla generazione della numerazione automatica;
  • l’autorizzazione consente di vidimare il libro unico con stampa laser, utilizzando sia un tracciato pre-autorizzato dall’Inail alla casa di software che lo produce sia un tracciato elaborato dal datore di lavoro stesso su supporti magnetici o a elaborazione automatica dei dati, che garantiscano la consultabilità, la inalterabilità, la integrità dei dati, la sequenzialità cronologica.

Quest’ultima modalità di tenuta è sottratta agli obblighi di vidimazione e autorizzazione dell’Inail.

Le registrazioni obbligatorie sul libro unico del lavoro devono avvenire entro la fine del mese successivo a quello di riferimento.

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