Licenziamento illegittimo per quel lavoratore che, raggiunta l’età pensionabile, decide di continuare a lavorare fino a 70 anni di età. Solo però nelle aziende con piu’ di 15 dipendenti. Viene così premiato chi, avendo i requisiti per l’accesso alla pensione, decide di continuare a lavorare. Stiamo parlando infatti della tutela prevista per quei lavoratori/lavoratrici iscritti all’assicurazione generale obbligatoria e alla gestione separata Inps, che decidano di proseguire il loro lavoro anche dopo il raggiungimento dei requisiti per andare in pensione.
Divieto licenziamento per chi non va in pensione
La tutela in tal caso consiste nel divieto di licenziamento senza giusta causa o senza giustificato motivo nei casi di prosecuzione dell’attività lavorativa fino ai 70 anni di età.
La conferma con la riforma del lavoro 2012
La recente riforma del lavoro del ministro Fornero, la legge n. 92/2012 è nuovamente intervenuta su questa tutela dal licenziamento, prevedendo che questo divieto continui ad applicarsi solo però a quelle imprese con piu’ di 15 dipendenti (solo 5 in caso di imprese agricole). Per tutti gli altri casi, quindi di aziende con meno di 15 dipendenti, se il lavoratore acquisisce i requisiti per andare in pensione ma continua a lavorare, non si vieta il licenziamento. Quindi con la nuova età pensionabile, si dovrà necessariamente andare in pensione a 66 anni e 3 mesi per i lavoratori.