I supermercati sono nell’occhio del ciclone in questo periodo e non solo per la storia senza fine che coinvolge il passaggio da Auchan a Conad. A fare scalpore è il licenziamento di 52 lavoratori di un supermercato Carrefour nella provincia di Crotone, i quali hanno ricevuto il benservito tramite Whatsapp.
Licenziati via Whatsapp 52 dipendenti
Il fatto è accaduto qualche giorno fa nella località Passovecchio, a Crotone, e ha per protagonisti 52 dipendenti di un supermercato licenziati tramite la nota app di messaggistica. Come scrive Open, i dipendenti hanno ricevuto un messaggio da parte dell’imprenditore titolare dell’attività con scritto: “Sono partite le lettere per la cessazione dell’attività, la mia volontà di non lasciarvi senza lavoro non è riuscita se riusciamo a fare l’inventario, i soldi li destiniamo a voi.
Il punto vendita è chiuso da giorni con la luce staccata ma Carrefour Italia si è detta del tutto estranea ai fatti, visto che il supermercato, da quello che si apprende, è gestito in franchising da un imprenditore esterno. L’azienda, infatti, ha diramato un comunicato in un cui si dissocia del tutto da quanto accaduto e soprattutto dai modi in cui sono stati gestiti i licenziamenti: “Tali modalità Italia sono profondamente contrarie ai principi etici di business che contraddistinguono il nostro Gruppo in Italia. L’azienda ha pertanto chiesto immediatamente chiarimenti all’imprenditore ed è pronta ad intraprendere ogni azione necessaria alla tutela e al rispetto delle proprie procedure e del proprio modus operandi”.
Ad aiutare i dipendenti sono arrivati anche i sindacati Fisascat Cisl, Uil Tusc e Filcams Cgil che si sono mossi per organizzare un incontro con i rappresentati di Carrefour per venire in aiuto dei 52 lavoratori, che oltretutto avrebbero ricevuto l’ultimo stipendio a luglio e avrebbero ancora gli effetti personali nell’armadietto.
I dipendenti Mc Donald’s “obbligati” a mangiare il menù
Non sono stati licenziati via Whatsapp ma obbligati a mangiare menù i lavoratori di un Mc Donald’s a Roma, che hanno protestato per essersi visti decurtare dalla busta paga il pasto come riporta il sito Today.it. Domenica hanno quindi protestato in piazza di Spagna supportati dal sindacato Flaica: “Mc Donald’s ha deciso di applicare la trattenuta per il pasto prevista dal Contratto del Turismo. Per ‘pasto’ si intende però un primo, un secondo con contorno, pane, frutta e bevanda. Nel caso dei lavoratori di Mc Donald’s ciò non corrisponde alla realtà, essendo costretti a mangiare ogni giorno i menù aziendali. Non è possibile per il personale mangiare tutti i giorni i menù del fast food” ha concluso il sindacato.
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