L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha sanzionato Lidl Italia per 1 milione di euro per aver “diffuso informazioni fuorvianti sull’origine del grano duro utilizzato nella produzione della pasta.”.
Maxi multa a Lidl
La nota catena tedesca di supermercati avrebbe pubblicizzato le linee di pasta di semola a marchio Italiamo e Combino utilizzando, però, secondo l’Autorità, miscele di grani duri che provenivano sia dai paesi Ue che non Ue, ma in cui quello italiano rappresentava in media una quota del 40%.
L’Antitrust ha fatto presente che fino al 2016 il grano duro estero proveniva per larga parte dal Canada poi dal 2017-2018, a causa delle contrazioni delle importazioni, il grano canadese è stato “rimpiazzato da quello importato da altri paesi Ue (che rappresenta oggi il 49% delle importazioni italiane) e, in misura minore, dal Kazakhistan”.
La difesa di Lidl Italia
In una nota, Lidl Italia si è difesa sostenendo di non condividere il provvedimento inflitto e precisando che l’ informazione presente sulle confezioni “è perfettamente conforme a quanto stabilito dalla normativa vigente, in linea con l’impegno quotidiano nel garantire trasparenza e completezza di informazione al consumatore sulla provenienza delle materie prime utilizzate nei prodotti offerti nei propri punti vendita”. Nella nota difensiva, inoltre, Lidl ha fatto presente che i consumatori devono essere informati in merito all’origine dell’ingrediente primario contenuto nel prodotto alimentare che in questo caso “ è la semola di grano duro che costituisce il solo ingrediente della pasta alimentare fabbricata in Italia”.
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