Limitatore di velocità obbligatorio, ma ora come faranno a multarci?

Da ieri primo luglio è scattato l'obbligo del limitatore di velocità sulle nuove macchine commercializzate. Come funziona?
6 mesi fa
2 minuti di lettura
limitatore velocità

Dal primo luglio è partita una novità importante per il mondo dell’automotive, stiamo parlando del limitatore di velocità. Tutte le nuove immatricolazioni facenti parte dell’Unione Europea dovranno quindi essere munite di tale sistema al loro interno. A questo punto la domanda nasce spontanea: come sarà possibile essere multati per eccesso di velocità? Battute a parte, vediamo come funziona questo nuovo strumento nel dettaglio.

Una scelta sicura

Sicurezza o libertà? È l’eterno dilemma dell’uomo civile, meglio cedere un pezzetto della propria libertà appannaggio di una maggiore sicurezza, probabilmente.

Ci sarebbe inoltre da chiedersi che libertà ci sarebbe nel correre come un pazzo in automobile, ma questo è un altro discorso. Quel che però potrebbe effettivamente essere interessante è la questione relativa alle sanzioni, almeno da un punto di vista prettamente economico. Sappiamo infatti che lo stesso Salvini si è fortemente lamentato con molti comuni, i quali sembrano aver utilizzato gli autovelox solo per fare cassa, proponendo limiti di velocità assurdi proprio al fine di multare i cittadini e racimolare qualche soldo extra.

Se le cose stanno davvero così, allora la scelta di inserire un limitatore di velocità, meglio noto con il termine di Intelligent Speed Assistance (ISA), va proprio diretta in questo senso, ossia limitare innanzitutto i rischi per la sicurezza, ma anche evitare che qualcuno ci marci economicamente. Ma come funziona questa nuova diavoleria lanciata dalla tecnologia presente nel mondo dell’automotive? A quanto pare questo mese di luglio è partito davvero in quarta con le novità, dopo la fine ufficiale del mercato tutelato, ecco il limitatore di velocità. L’ISA sfrutta una combinazione di telecamere e dati GPS per monitorare la velocità del veicolo in tempo reale. A quel punto parte una segnalazione acustica che invita il guidatore a decelerare. Qualora questo non accadesse, allora il sistema riduce i giri del motore ed effettua una pressione sul freno, facendo di fatto decelerare il veicolo.

Limitatore di velocità obbligatorio

Come abbiamo visto, quindi, il limitatore di velocità si prefigge davvero di eliminare una volta per tutte questa pericolosa infrazione dai codice della strada di tutta l’Unione Europea. È bene precisare che questa tecnologia sarà obbligatoria soltanto sulle nuove immatricolazioni. Naturalmente, la tecnologia deve tener conto della segnaletica stradale, quindi attraverso le telecamere capta quello che è il limite vigente sulla strada percorsa e agisce di conseguenza nel caso il conducente trasgredisca. Insomma, in questo modo possiamo quindi dire che davvero non ci saranno più multe per superamento del limite di velocità. Cosa più importante però, non ci saranno più incidenti, almeno questo è il reale obiettivo di tale tecnologia.

Potenzialmente oggi si pronostica un calo del 20% degli incidenti stradali, ma l’UE ha l’obiettivo di azzerare completamente i morti per eccesso di velocità entro il 2050 con il progetto Vision Zero. Naturalmente, non tutti sono d’accordo con il limitatore di velocità appena introdotto. A quanto pare infatti sui social c’è chi accusa i potenti di interferire con la loro libertà, come se appunto correre come un folle per la strada sia un’azione da annoverare tra le libertà dell’uomo. Più interessante forse invece le obiezioni di chi suggeriscono che in alcuni casi accelerare potrebbe essere una scelta necessaria per scongiurare un pericolo, anche se francamente non ci viene al momento un esempio pratico che chiarisca questa obiezione.

Riassumendo…

  • da luglio è partito ufficialmente il limitatore di velocità in tutte le auto;
  • una scelta divisiva che punta ad abbassare il numero di vittime su strada;
  • il sistema frena il veicolo in caso di eccesso di velocità, in questo modo eviteremo anche le multe.

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017 nella sezione News, si occupa di redazione articoli per il web sin dal 2010.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia, si spera, potrà mai replicare.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Bonus assunzioni. Sconto fiscale maggiorato se si assumono questi lavoratori

intesa Sanpaolo
Articolo seguente

Conto bloccato, la nuova insidia che svuota i nostri risparmi