Lo smart working e lo svuotamento delle città ha colpito anche Londra. La City, cuore finanziario della Gran Bretagna, ha visto calare in maniera drammatica il numero di pendolari che affollavano le strade londinesi. La conseguenza potrebbe essere l’abbandono della cultura del presenzialismo da ufficio.
Le aziende londinesi pronte al salto del lavoro agile
Come riporta anche Business Insider, alcune delle grandi aziende con sede a Londra, hanno comunicato di voler cambiare l’organizzazione del lavoro. PwC, ad esempio, ha ufficializzato che nei prossimi mesi i 22mila dipendenti lavoreranno per metà da casa e metà in ufficio in modo permanente.
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I ristoranti sono in crisi
Attualmente, solo un terzo dei dipendenti sono tornati in ufficio a Londra; il 69% sta svolgendo il lavoro da remoto, un numero più alto rispetto a quelli di Parigi, il 26%, o Barcellona, 22%. Le prospettive appaiono poi a lungo termine, molte aziende pensano che si lavorerà da remoto almeno fino alla fine dell’anno. HSBC, ad esempio, ha deciso di far rientrare in ufficio solo il 20% dei dipendenti, così come JPMorgan, che ad agosto vedeva una piccola fetta di dipendenti negli uffici. Il 90% dei lavoratori di Morgan Stanley stanno ancora operando da remoto.
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