Lo spettro del blackout energetico terrorizza l’Europa ma anche l’Italia. Il nuovo pericolo, infatti, non è solo quello dell’aumento delle bollette di luce e gas ma un ridimensionamento delle forniture. Intanto apprendiamo che nel nostro paese un minore apporto di gas non ha provocato alcun problema. Il motivo è da additarsi ai flussi maggiori di gas norvegese al Passo Gries in alta Val d’Ossola. La stagione di riempimento degli stoccaggi commerciali però è partita in ritardo per cui interrompere adesso i rubinetti non sarebbe un’azione intelligente.
L’Italia resterà senza gas e luce?
Il pericolo di un blackout energetico è reale. L’allerta è scattata già qualche mese fa quando Giorgetti, ministro dello Sviluppo Economico, ha dichiarato che esso non era da escludere. Esattamente ha riportato quanto segue “Un black out non è da escludere rispetto all’attuale assetto dell’approvvigionamento energetico. Lo sforzo che dobbiamo fare è quello di sterilizzare questo tipo di impatto nei confronti delle famiglie, al netto che a livello europeo si definisca un piano per evitare conseguenze peggiori come arrivare a un black out“. Intanto la stagione degli stoccaggi commerciali è partita in ritardo e nonostante i ritmi sostenuti dell’ultimo periodo, la differenza con gli passati c’è. I volumi di gas in giacenza presso la Snam-Stogit, come sottolinea Startmag.it, sono inferiori del 36% rispetto al 2019, del 55% rispetto al 2020 e del 32% rispetto al 2021. Se si vuole arrivare al 15 ottobre con il 90% dello spazio in giacenza non si dovranno ovviamente interrompere i flussi del gas.
Lo spettro del Blackout energetico
Se davvero dovesse esserci un blackout energetico, come prepararsi? Ovviamente in caso di crisi energetica anche i cittadini dovranno fare la loro parte per cui una preparazione adeguata consentirebbe di agire con efficienza e rapidità.
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