Lo Spid ovvero il riconoscimento di persona diventa a pagamento anche presso Poste Italiane. Non sarà quindi più gratuito da nessuna parte. Poste, però, in forma gratuita continuerà ad offrire il riconoscimento da remoto così come altri provider, una notizia non positiva per i pensionati in quanto molti non sanno utilizzare la rete. Ecco maggiori informazioni in merito.
Lo Spid diventa a pagamento
Diventa sempre più importante lo Spid ovvero il sistema pubblico di identità digitale. Questo perché grazie ad esso i cittadini e le imprese possono accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione con un’unica identità digitale.
La maggiore parte delle persone, però, prediligono l’attivazione allo sportello postale. Prima fare quest’operazione non aveva alcun costo ora invece si pagherà 12 euro. Per tutti gli altri provider era già a pagamento. Gli ultimi dati, aggiornati alo scorso 24 ottobre, comunicano che la maggior parte delle identità digitali (quasi 26 milioni) sono state attivate proprio da Poste e questo è stato possibile grazie ai tanti uffici postali ubicati sul territorio.
Ad oggi Poste ha rilasciato in forma del tutto gratuita circa l’80% delle attivazioni Spid nel nostro paese. Sarebbe dovuto diventare anche questo servizio a pagamento da giugno 2020 ma per la pandemia, la società ha deciso di prolungare il periodo di gratuità. Sembrerebbe, però, ancora gratuito con il riconoscimento da remoto tramite messaggio su cellulare certificato associato ad un prodotto Bancoposta o Postepay.
E ancora, mediante lettore Bancoposta e carta Postamat, carta d’Identità Elettronica con pin e carta d’Identità Elettronica senza pin. Inoltre con carta Nazionale dei Servizi attiva con Pin, passaporto elettronico, bonifico da un conto corrente italiano intestato a se stessi e firma digitale.
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