Minori distanze tra centro e periferia
Lungi dall’essere una tendenza episodica o recente, i dati dimostrerebbero, invece, un trend consolidato negli anni. Gli immobili londinesi appartenenti al 10% del mercato più costoso sono cresciuti di prezzo tra il 2009 e il 2012 del 52%, mentre quelli appartenenti al 10% del mercato più economico di appena l’8%. Ma le percentuali risultano nettamente invertite nel quadriennio successivo, il 2013-2016: +22% i prezzi dei primi, +64% dei secondi. E lo scorso anno, i prezzi del 10% del mercato “prime” sono diminuiti del 5,2%.
Prendiamo come riferimento l’area centrale di Camden e quella periferica di Bexley: nella prima, bisogna sborsare mediamente 709.389 sterline per comprare casa, nella seconda ne bastano 341.633. Il rapporto tra i due valori è del 48%, ma era inferiore al 40% all’inizio del Millennio, segno che i prezzi delle case più periferiche sono cresciuti più velocemente di quelli delle case appartenenti al mercato “prime”, per l’esattezza del 269% contro il 203%. E nel quadriennio 2013-2016, i prezzi dei primi sono cresciuti del 33,5%, quelli dei secondi del 57,8%, a conferma che la riduzione delle distanze tra le varie aree di Londra sarebbe frutto del trend degli ultimi anni. (Leggi anche: Bolla immobiliare a Londra si sgonfia)
La corsa dei prezzi nei quartieri periferici
La causa di questo fenomeno sarebbe chiara: man mano che i prezzi delle case diventano meno accessibili nelle aree più ricche, la domanda si sposterebbe nei quartieri relativamente più economici. Anche perché le leggi hanno limitato la possibilità per le banche di essere “generose” con i clienti, limitando al 15% del totale dei prestiti immobiliari i mutui elargiti per un importo superiore a 4,5 volte il reddito annuo. Ciò si è tradotto nella necessità per gli acquirenti di case al centro di Londra di detenere un’elevata liquidità, non potendo confidare nella banca.
In effetti, a fronte di una copertura media nazionale del 53% del prezzo di acquisto, le banche coprono nelle aree più costose di Londra per appena il 23% e in quelle medie per il 40%.