Bail-in e prelievo forzoso più facili senza contante
Se il discorso portato avanti da Stoppbargeldverbot vi sembra un po’ estremo, vi invitiamo a una ulteriore riflessione: cosa accadrebbe in una società senza il contante? Risposta: necessariamente, tutti dovremmo detenere il 100% dei nostri redditi in un conto bancario. Esatto, ma ciò implica l’impossibilità di chiudere quel conto o di tirare fuori dal sistema bancario le somme al verificarsi del crac di uno o più istituti. In altre parole, non potremmo reagire a un possibile “bail-in” con il ritiro di denaro dalla banca e l’aumento di scorte di liquidità cash.
Al limite, potremmo semplicemente spostare i nostri risparmi da un istituto a un altro, ma ciò significa che il sistema resterà integro, che non sarebbero più possibili “corse agli sportelli”, oggi tanto temuti dai governi e dagli stessi vertici degli istituti, vero antidoto al ricorso spregiudicato dei fallimenti a carico degli azionisti, obbligazionisti e dei clienti. Infine, lo stesso stato potrebbe ipotizzare di approfittare dell’impossibilità sostanziale di una fuga dei capitali, tassando tutto il risparmio in banca con un
prelievo forzoso, magari di dimensioni largamente superiori allo 0,6% di 24 anni fa del governo Amato. Siamo ancora così convinti che vogliano eliminare il contante per stanare gli evasori fiscali e i criminali? [tweet_box design=”box_09″ float=”none”]#Bail-in e #prelievoforzoso più facili senza contante[/tweet_box]